Nasce Cfp Holding: Vacchi (con nuovi soci) guarda al cemento dei Colaiacovo, Cucinelli alla medicina

Nasce Cfp Holding: Vacchi (con nuovi soci) guarda al cemento dei Colaiacovo, Cucinelli alla medicina

Massimo Sbardella

Nasce Cfp Holding: Vacchi (con nuovi soci) guarda al cemento dei Colaiacovo, Cucinelli alla medicina

Mar, 09/04/2024 - 10:09

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Per gli analisti l'operazione è funzionale al tentativo di ingresso dell'imprenditore bolognese nella Financo

Lo scopo esclusivo, come si legge nello statuto, è “l’attività di acquisto, vendita, detenzione e gestione di una partecipazione nella Eques” per la nuova Cfo Holding, costituita nei giorni scorsi a Bologna davanti al notaio Marco Orlandoni. Eques con la quale Gianluca Vacchi, Brunello Cucinelli e altri soci hanno dato supporto finanziario, salvandola, alla Franco Colaiacovo Gold srl, una delle quattro società che controllano paritariamente il Gruppo Financo srl, la holding della famiglia Colaiacovo, che detiene, tra le altre società, Colacem e Colabeton.

La Eques

Un’operazione, era stato comunicato con una nota della liquidatrice della Fc Gold, Maria Pia Castellani, “di supporto esterno“, senza che la Franco Colaiacovo Gold “abbia disposto della propria partecipazione in Financo o di altri attivi societari e senza incremento della propria debitoria in conformità a quanto previsto dall’accordo omologato, e ha consentito positivamente di completare la procedura di esdebitazione nei termini previsti”. Confermando di “non aver assunto impegni o indiretti volti a consentire a terzi di realizzare l’ingresso nella compagine sociale propria e, oppure, delle proprie partecipate, ivi inclusa Financo”.

Franco Colaiacovo Gold – aveva chiarito la Equesha potuto beneficiare del supporto di Eques senza perdere la libera disponibilità e proprietà della sua partecipazione in Financo e senza incrementare il proprio indebitamento finanziario, in conformità alle previsioni dell’accordo di ristrutturazione omologato dal Tribunale di Perugia, regolarmente adempiuto da Franco Colaiacovo Gold”.

Aggiungendo però: “In considerazione dei rapporti esistenti tra gli attuali soci di Financo, Eques non farà mancare a Franco Colaiacovo Gold tutto l’ulteriore supporto eventualmente necessario al fine di realizzare una piena e corretta valorizzazione dei suoi attivi, dei quali Financo è senz’altro il più importante”.

Frase che per molti confermava l’interesse della cordata guidata da Gianluca Vacchi al mondo del cemento, aprendo per questa via la “cassaforte” della famiglia Colaiacovo.

L’operazione Cfp Holding

E la costituzione di Cfp Holding per molti analisti, tra cui quelli di Milano Finanza, sarebbe funzionale proprio all’interesse di Vacchi e degli altri soci ad investire nel cemento.

Primo azionista della Cfp Holding è l’eccentrico imprenditore bolognese Gianluca Vacchi, che ne controlla l’88,3% attraverso la Cofiva Holding. Tra i soci c’è la Fariniundici di Luca Poggi (con il 10%), senior partner dell’omonimo studio Poggi & Associati di Bologna, e da lungo tempo consulente del gruppo e membro del Cda di Ima, l’azienda di packaging controllata da Alberto Vacchi, cugino di Gianluca, da cui quest’ultimo e Cucinelli sono usciti.

La quota restante è della Pibe di Emanuele Gnugnoli, uno dei partner dello studio di Poggi, nominato amministratore unico.

L’ingresso di Poggi e Gnugnoli in Cfp Holding lascia pensare che la newco assumerà quote di Eques, di cui la holding di Gianluca Vacchi ha il 33,3%. Gli altri quattro azionisti, ciascuno titolare del 16,67%, sono la Gbd di Gabriele Domenichini e la Gvd del fratello Giovanni (già proprietari di Inver, l’azienda di vernici di Casalecchio venduta dieci anni fa all’american Valspar), la Napura che fa capo a Gian Luca Sghedoni, ex amministratore delegato della Kerakoll, tra i leader nel settore dei collanti per edilizia, e la Foro delle Arti di Brunello Cucinelli.

Cucinelli investe sulla medicina rigenerativa

Nella Cfp Holding non interviene Brunello Cucinelli, coinvolto invece nel salvataggio della Fc Gold attraverso la Eques. Il re del cashmere ha preferito investire i fondi dell’uscita dalla Ima, effettuata insieme all’amico Vacchi (che lo aveva convinto a quotare la sua casa di moda in Borsa) mettendo 100 milioni di euro sulla medicina rigenerativa, per la creazione di una clinica per la ricerca e di una apposita società per questo settore, coinvolgendo coinvolgendo la figlia minore Carolina Cucinelli e il genero Riccardo Stefanelli.

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