E' allarme mutui in Italia: mentre le rate salgono con l'aumento del costo del denaro, lievita il numero delle famiglie italiane insolventi che si vedono pignorata la propria casa dalle banche.
Il record si registra a Napoli con un balzo del 29% rispetto al 2006 ,la città italiana in cui quest'anno è stimata la maggiore crescita del numero di pignoramenti ed esecuzioni immobiliari: da 1.320 a 1.690. Lo hanno reso noto le associazioni dei consumatori Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori precisando che nei primi otto mesi del 2007 pignoramenti ed esecuzioni immobiliari nei principali tribunali – da Milano a Napoli, Firenze e Palermo – sono aumentati in media del 20% rispetto all'anno scorso. In un elenco stilato dalle quattro associazioni – presentato in un incontro con i giornalisti – si stima che questi atti cresceranno del 27% a Macerata (da 151 a 191), del 26% a Como (da 351 a 442), del 25% a Monza (da 691 a 866), del 22% a Milano (da 1.883 a 2.297) e del 21% a Roma (da 1.510 a 1.827). «Le famiglie sono state indotte ad accendere mutui a tasso variabile (nel 91% dei casi), malconsigliate dalle banche consapevoli di una tendenza unanime al rialzo del costo del denaro» denunciano le associazioni dei consumatori. L'accusa è quella di «aver costretto milioni di consumatori, ad accendere mutui a tasso variabile quando, specie nel 2004, i tassi di interesse erano ai minimi storici e non si doveva consigliare o imporre (molte banche non erogavano proprio i tassi fissi) agli utenti bancari, di essere gravati di pesanti prestiti di lungo periodo (30-40 anni) a costi apparentemente più bassi che però, con il rincaro del costo del denaro, solo due anni dopo diventavano sempre più insostenibili».
Già tempo fa si parlava di un possibile eccesso di ” contenuto immobiliare” nei prossimi bilanci delle banche , che rischiano così di avere in portafoglio molti immobili e poco denaro .
Questo è senz'altro un tema che andrebbe dibattuto con tempestività anche nelle sedi adeguate sia istituzionali che nei Consigli stessi degli Istituti bancari , prima che si debba assistere inermi a problemi talmente ingigantiti da non poter più trovare soluzioni adeguate.
CARVAN