Concerto di Marcello Rosa (trombone) e Natalino Marchetti (fisarmonica), introduce Silvia Casciarri, direttrice del Museo Archeologico
Proiezioni, interventi musicali e dialoghi su arte, letteratura e musica, sabato 23 Settembre 2023 dalle ore 17:30 a Spoleto, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, nella sala conferenze della ex chiesa di Sant’Agata all’interno del Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto (Via Sant’Agata, 18/A) si tiene l’evento Costellazione della civetta, riflessioni sulla bellezza, sul tempo, sul dono a cura di Antonio Capaccio con la partecipazione di Serafino Amato, Tommaso Massimi, Marcello Rosa, Mimmo Grillo, Alef Grillo, Andrea Piccardo.
Concerto di Marcello Rosa (trombone) e Natalino Marchetti (fisarmonica), introduce Silvia Casciarri, direttrice del Museo Archeologico e Teatro Romano di Spoleto.
Costellazione della civetta è un dialogo a più voci intorno alla creazione artistica, al richiamo del bello, tra musica, letteratura e arti visive. Una selezione di brevi documenti filmici originali e in parte inediti, fra testimonianze autobiografiche, riflessioni, memorie, collaudi e poetiche premonizioni, sondando un archivio ideale di autori di diverse generazioni, operanti in contesti differenti, e disegnando così relazioni, corrispondenze, richiami.
Per finire con un lungometraggio dedicato a Marcello Rosa, figura mitica del jazz italiano e internazionale, che sarà anche in scena insieme a Natalino Marchetti per un breve e insolito concerto dal vivo.
Tracceremo così insieme la mappa di una nuova costellazione di stelle, lontani da ogni visione narcisistica o avara della bellezza e della creatività, che è invece una risorsa fortunata da condividere, un dono luminoso che magicamente si riceve e insieme si restituisce.
«Io ritengo che il mio dovere consista nello spingere a riflettere su ciò che di specificatamente umano ed eterno vive nell’animo di ciascuno. Ma questo elemento eterno e fondamentale il più sovente viene ignorato dall’uomo, sebbene il suo destino sia nelle sue mani: egli corre dietro a dei fantasmi. Eppure, in ultima analisi, tutto si riduce a questa semplice particella elementare, l’unica su cui l’uomo può basare la sua esistenza: la capacità di amare. Tale particella può crescere nell’anima di ciascuno fino a formare una posizione vitale direttiva, capace di dare un senso alla vita umana. Io ritengo che il mio dovere consista nel far si che l’uomo avverta in sé l’esigenza di amare, di donare il proprio amore, che senta il richiamo del bello».(Andrej Tarkovskij)
Costellazione della civetta
riflessioni sulla bellezza, sul tempo, sul dono
a cura di Antonio Capaccio
Dialoghi, proiezioni, concerto
PROGRAMMA:
Ettore Sordini
La bellezza non ha tempo (2008)
di Andrea Piccardo e Antonio Capaccio
durata: 7.23 minuti
Mimmo Grillo
Interrogazione:la verità parla? (1978)
Apoteosi e morte (1978)
durata: 14 minuti
Tommaso Massimi
Luoghi dell’ombra (2007)
di Andrea Piccardo e Antonio Capaccio
durata: 18 minuti
Marcello Rosa
Il re minore (2018)
di Antonio Capaccio e Alef Grillo
durata: 1 ora e 19 minuti
brani musicali eseguiti da Marcello Rosa e Natalino Marchetti
Dacia Maraini
A conclusione dell’evento sarà possibile visionare, all’interno del Museo, la Video intervista di Dacia Maraini con Lorenzo Pavolini (13 maggio 2023) registrata in occasione della inaugurazione della mostra, in corso presso il Museo, fotografica “Dacia Maraini. Viaggi nel mondo”, a cura di Serafino Amato, in corso presso il Museo.
L’evento è sostenuto da OTI Officine Terapie Innovative, Altre soluzioni per il benessere, ed promosso, nell’ambito della rassegna Lezioni di Strada, dall’Associazione Amici di Spoleto onlus.
Note biografiche:
Serafino Amato è nato nel 1958, a Roma. Si è formato nell’ambito della ricerca teatrale, nel filone della cosiddetta “nuova spettacolarità”. Dopo l’esperienza teatrale e performativa si è dedicato prevalentemente alla fotografia a cui ha affiancato, dal 2000, l’uso della videocamera. Ha pubblicato diversi volumi sul tema della procedura artistica. Ha esposto dal 1986, in Italia e all’estero, e ha curato mostre di fotografia di altri artisti. Dal 2008 al 2021 è stato docente di fotografia presso la John Cabot University (Roma). Ha ideato la rassegna itinerante Lezioni di Strada, che si svolge, a partire dal 2022, in diversi luoghi e siti particolari dell’Umbria a bordo di un furgone bianco e coinvolgendo numerosi autori di diverse discipline per un pubblico multiforme.
Antonio Capaccio (Civitavecchia, 1956) ha partecipato alla conduzione della galleria S.Agata dé Goti (Roma, 1978/1979) e, dagli anni Ottanta, è stato iniziatore e teorico della tendenza di rinascita astratta dell’Astrazione Povera. Espone dal 1978. Ha curato mostre e iniziative culturali, volte al confronto fra i diversi linguaggi creativi (arte, architettura, musica, letteratura, cinema, teatro, linguaggi teoretici). ‘E stato curatore di Equilibri Precari (Roma, 1998/2002), del CERP di Perugia (2002/2003), consulente per le Arti Visive della Biennale di Venezia (2004/2005). ‘E curatore di BRECCE per l’arte contemporanea. Per anni ha condotto un Laboratorio di pittura presso il carcere romano di Rebibbia e un Laboratorio sulle Arti contemporanee presso il Liceo Tasso di Roma.
Daniele Alef Grillo (Roma 1984) si forma in ambito teatrale e cinematografico a Roma. Le sue opere sono fortemente connesse all’atto del vedere e alla percezione della realtà e affronta spesso nei suoi lavori tematiche relative al rapporto uomo–natura. Ha realizzato come filmmaker diversi lavori sul tema della musica e collabora come direttore della fotografia a progetti di arte contemporanea. Nel 2018 partecipa a una residenza artistica presso l’Accademia Geidai di Tokyo e nello stesso anno è vincitore del premio European Photography Award di Amsterdam, prendendo parte della mostra Unseen. Nel 2022 realizza il cortometraggio “La promessa del lupo” finalista come miglior documentario al festival Il Corto di Roma.
Mimmo Grillo è nato a Parghelia nel 1950. È morto a Roma nel 1994. Negli anni Ottanta ha partecipato alla tendenza di arte astratta della Astrazione Povera. Ha esposto, tra l’altro, alle gallerie Jartrakor, Nuova Pesa, Sala Uno, A.A.M., Equilibri Precari, Studio Change, Teatro dell’Opera, Museo Nazionale di Palazzo Venezia, Fondazione Menna (Roma), allo Studio Marconi (Milano), alla Galleria Buades (Madrid), al Castello di Rivara (Torino), alla Fortezza da Basso (Firenze), al Centro Espositivo Ex Chiesa di Santo Stefano (Mondovì).
Natalino Marchetti, fisarmonicista, compositore e arrangiatore. Premio Bonifacio VIII e primo classificato al Concorso Internazionale “La Fornacetta” e al Concorso Internazionale “Stefano Bizzarri”. Ha partecipato a Umbria Jazz, al Jazz AP, al Festival Internacional De Camara di Cali (Colombia), al Ravenna Jazz Festival, il Vittoria Jazz Festival, il Locomotive Jazz Festival, a “Bari In Jazz”, il Teano Jazz Festival, il Festival Barocco “Leonardo Leo” 2022 (Brindisi). Ospite del Concorso di Klighental” (Germania) e del Concorso “Città di Castelfidardo”. Si è esibito all’Auditorium Ara Pacis, all’Auditorium “Parco Della Musica”, alla Casa Del Jazz, su Tramjazz (Roma), al Teatro Regio di Torino, al Tratro ‘Franco Parenti’ (Milano), all’Academia Montis Regalis (Mondovì).. Collaborazioni musicali, tra le altre, con Gabriele Coen, Max Ionata, Michael Rosen, Javier Girotto, Simone Alessandrini, Pasquale Innarella, Danilo Rea, Fabio Giachino, Alessandro Gwiss, Luca Aquino, Marcello Rosa, Mario Corvini, Gabriele Mirabassi, Francesco Belli, Marco Bonfigli, Peppe Servillo, Mariella Nava, Susanna Stivali, Fabio Zeppetella.
Tommaso Massimi è nato a Tivoli nel 1955, vive a Roma.Ha esposto nelle gallerie romane Sant’Agata de’ Goti, Equilibri Precari, Bha Art, Sala 1, Centro Ausoni, Galleria Antonella Melari, A.A.M., Tralevolte, Lift Gallery, al Museo Laboratorio dell’Università “La Sapienza”, al Teatro dell’Opera, al Museo Nazionale di Palazzo Venezia; al Conservatorio “Ottorino Respighi” di Latina; all’ex Confraternita dei Battuti di Vicoforte; al Real Orto Botanico e alla Anywhere Art Company di Napoli; alla Galerie im Burggarten di Rothenburg, ad Artificialia (Steyl). Ha partecipato alla Biennale di Venezia del 1988.
Andrea Piccardo ha iniziato a fare cinema di ricerca insieme al padre Marcello e a Bruno Munari nell’ambito dello Studio di Monte Olimpino, laboratorio di cinema di ricerca , condotto da Munari e Marcello Piccardo, attivo tra il 1962 e il 1972. Negli anni Settanta ha proseguito a fare cinema con il padre con il progetto de Il cinema fatto dai bambini che coinvolgeva quattro università (Bologna, Firenze, Roma, Perugia), la Pro Civitate Christiana di Assisi, la Rai e diverse scuole elementari. Dopo numerose altre esperienze ha costituito la Promovideo per spaziare nelle produzioni video di ogni genere. Fa parte del Laboratorio di ricerca Multimediale, Sezione Informazione e Comunicazione del Dipartimento di Scienze Sociali, Facoltà di Scienze Politiche della Università di Pisa.
Marcello Rosa, trombonista, compositore e arrangiatore, è tra le figure più importanti della scena jazzistica italiana e mondiale. Si interessa alla musica sin da bambino, dapprima studiando pianoforte classico con la madre e in seguito al jazz, quando all’indomani della fine della Seconda Guerra Mondiale si sposta in maniera definitiva a Roma. Negli anni Sessanta fa parte della Roman New Orleans Jazz Band portando avanti il suo interesse per il jazz tradizionale e al contempo avvicinandosi a quello di matrice più moderna. Alla fine degli anni Sessanta costituisce la Swinging Dance Band con diversi jazzisti della scena romana: Enzo Scoppa, Cicci Santucci, Gegè Munari, Antonello Vannucchi, Bruno Biriaco, Marcello Melis, Francesco Forti e Giancarlo Schiaffini. Qualche anno dopo crea il Jazz Ensemble, formazione allargata alla quale partecipano Aldo Josue, Dino Piana, Alberto Collatina, Giancarlo Schiaffini, Bruno Tommaso ed Enrico Pieranunzi. Collabora come autore e presentatore a numerosi programmi radiofonici e trasmissioni televisive della RAI. Nel corso della sua lunga carriera partecipa a numerosi festival italiani e internazionali, e collabora con prestigiosi maestri del jazz come Dizzy Gillespie, Lionel Hampton, Duke Ellington, Peanuts Hucko, Bud Freeman, Tony Scott, Kay Winding, Curtis Fuller, Slide Hampton, Bill Coleman e molti altri. Ha insegnato al Saint Louis Jazz School e al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma.
Ettore Sordini (Milano, 1934 / Fossombrone, 2012), protagonista dell’avanguardia artistica milanese a cavallo fra gli anni Cinquanta e Sessanta, ha debuttato nl 1956 con Piero Manzoni e Angelo Verga. È Stato amico e sodale di Lucio Fontana. Ha partecipato al Movimento Nucleare e fondato, nel 1962, il Gruppo del Cenobio. Si trasferisce poi a Roma e, negli ultimi anni, a Cagli. Ha esposto nelle più importanti rassegne d’arte contemporanea come la Biennale di Venezia e la Quadriennale di Roma. Affiliato all’Ordre de la Grande Gidouille, nel 2006 ha ricevuto il Premio Foyer des Artistes con la seguente motivazione: «Artista precoce, esordisce a vent’anni al fianco di Lucio Fontana, sodale delle migliori energie creative del tempo. È autore coltissimo di un’espressione artistica capace di variare dalla pittura alla struttura nel segno di un’alta elaborazione concettuale». In una breve nota autobiografica (2003) scrive: «Ettore Sordini, nato a Milano nel 1934. La naturale propensione ad un gesto misurato e parsimonioso, la lettura negli anni giovanili di Lafargue l’hanno portato a singolari risultati minimali. Pur preferendo la Svizzera, vive in Italia. Amerebbe possedere una villa sul lago Lemano».
Informazioni: Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano di Spoleto 0743 223277