Quando si è affacciata sulla culla per vedere come stava, ha fatto la terribile scoperta: il suo bimbo di appena 7 mesi se n’era andato, per sempre. Si è precipitata al telefono per chiedere soccorso, ha invocato Dio che il suo piccolo si svegliasse. Ma per lui non c’era nulla da fare. Arresto cardiocircolatorio, sembra abbia refertato la guardia medica giunta a Protte, piccola frazione di Spoleto, dove si è verificata la tragedia. Il condizionale è d’obbligo perché al momento non vi sono notizie precise. Silenzio fra le forze dell’ordine (le indagini sarebbero state affidate ai carabinieri, notati mentre entravano nell’abitazione del piccolo) come pure in ospedale. Gli unici a parlare sono i compaesani della mamma. Il paese è piccolo e una disgrazia simile fa presto il giro di tutte le case. Da qualche settimana, a quanto dicono, il neonato aveva manifestato alcuni problemi fisici. Un paio di mesi fa era stato anche ricoverato. E dimesso qualche giorno dopo. Ieri pomeriggio l’ultima visita al pronto soccorso di Spoleto. Sembra per la tosse, forse per una sindrome influenzale. I sanitari lo hanno visitato, hanno prescritto una cura e lo hanno rimandato a casa insieme alla mamma. Se era una sindrome influenzale o qualche malattia ben più grave lo stabilirà l’inchiesta giudiziaria. Il magistrato, infatti, ha aperto un fascicolo al fine di accertare le cause della morte del piccolo. Ed eventuali responsabilità. Anche per questo il corpicino è a disposizione dell’autorità giudiziaria e più precisamente del medico legale che dovrà effettuare l’autopsia.