Sui 4226 metri del circuito di Misano è successo di tutto. Vince Marquez davanti a Smith e Redding in una continua carambola di emozioni.

Si parte con l’asciutto ma dopo pochi giri iniziano a scendere le prime gocce d’acqua e con la pioggia arrivano anche le prime cadute. Rain-man Petrucci, scivolato al 13 esimo posto dopo la partenza incomincia la sua rimonta. A 21 giri dal termine i box si trasformano in un casello autostradale dove tutti i piloti in coda cambiano la moto saltando su quella equipaggiata con le rain. Tutti meno due, Smith e Redding che tirano dritto per tutta la gara con le slick, surfando sulla pista di Misano fino alla fine. Tattica folle ma azzeccata che gli permetterà di salire sul podio.

Sul baganto Petrucci arriva fino al quarto posto, a una manciata di secondi dal trio delle meraviglie: Lorenzo, Marquez e Rossi. A 11 giri dal termine la pista è ormai asciutta e inizia una nuova corsa ai box. Fra i top, Marquez è il primo a fermarsi, mentre Lorenzo, Petrucci e Rossi ritardano il cambio moto, compromettendo gomme e gara. A 7 giri dal termine con le slick ancora non in temperatura Lorenzo si sdraia a terra buttando via punti preziosi. Gli ultimi 5 giri non succede più niente. Finisce con Marquez che attraversa la linea del traguardo con una sola ruota e con la sorpresa Smith secondo,  terzo Redding.  Petrucci, finisce 6° ad una manciata di decimi dal Dottore.

Ancora una volta il pilota ternano ha dimostrato di essere il numero uno al mondo sul bagnato. Rain-man Petrucci ha recuperato 7 posizioni sotto la pioggia.

Danilo al termine della gara è sembrato prendersela con la sua ducati, forse dispiaciuto per aver buttato via un altro podio o semplicemente amareggiato perché proprio in queste ore la sua Terni sta piangendo la morte sulla strada di Stefano Galletti, un giovane sportivo,  un ragazzo per il quale la bandiera a scacchi è stata sventolata troppo presto.