Il re dei mangimi aveva 86 anni | Il ricordo dei collaboratori della banca da lui fondata e guidata fino alla fusione con la Bcc di Mantignana
E’ morto Alfredo Ettore Mignini, imprenditore e fondatore e presidente della Bcc di Perugia, fino alla fusione con l’allora Bcc di Mantignana.
Consiglio di amministrazione, collegio sindacale, direttore generale e dipendenti di quella che è stata la Banca di credito cooperativo di Perugia esprimono cordoglio per la scomparsa di Mignini.
“È stato un grande punto di riferimento per tutti noi – commentano i suoi collaboratori – un personaggio illuminato, un imprenditore che guardava in prospettiva con intelligenza e al futuro con fiducia e capacità. Esprimiamo verso di lui enorme gratitudine, è stato un privilegio lavorare insieme”.
“Era un signore, un uomo d’altri tempi – ricordano – per coloro che lo andavano a trovare dimostrava sempre empatia, aveva la parola giusta, un gesto di conforto per tutti. Lo ricorderemo sempre con grande affetto”.
Mignini morto a 86 anni
Imprenditore di lungo corso, Mignini, venuto a mancare nella notte tra il 16 e il 17 febbraio all’età di 86 anni, era attualmente presidente del Gruppo Italiano Mangimi di Rubiera (G.I.Ma), società tra le principali nel settore nella produzione di alimenti zootecnici a livello nazionale che ha le sue sedi operative e il cuore della produzione in Emilia Romagna e Molise.
Nato e vissuto a Perugia, dove si è laureato alla facoltà di Agraria, Mignini proviene da una famiglia che ha una lunga tradizione imprenditoriale nel settore mangimistico, suo padre Mario è stato infatti fondatore del Molino e Pastificio Ponte di Perugia. Con il padre, il fratello Marino e la sorella Luciana, nel 1965, iniziarono la costruzione del nuovo stabilimento di Petrignano d’Assisi dando vita alla Mignini mangimi di razza, successivamente Mignini Spa in cui Alfredo Mignini sarà amministratore delegato per 35 anni. Con i figli inizia una nuova iniziativa imprenditoriale acquisendo nel 2001 G.I.Ma.
La Bcc di Perugia
In parallelo, nel 2000 con un gruppo di professionisti e imprenditori, decide di dare vita alla Banca di credito cooperativo di Perugia che è divenuta operativa nei primi mesi del 2002 e che Mignini ha guidato fino al 31 dicembre 2011, data in cui l’istituto si è fuso con la Bcc di Mantignana costituendo la Banca di Mantignana e di Perugia credito cooperativo umbro. “Con la sua energia e la sua verve imprenditoriale – ricordano Luciano Grigi e Angelo Barbanera che sono stati rispettivamente vicepresidente e direttore generale della Bcc di Perugia – portò la banca a radicarsi nel territorio e ad avere circa 1300 soci nel perugino partendo da zero”.