“E’ per me motivo di grande onore poter rivolgere a tutti il mio benvenuto in questo istituto, in occasione del solenne giuramento di fedeltà che i 109 agenti del 200° corso si apprestano a pronunciare alla presenza della gloriosa bandiera della polizia di Stato. Guardando voi, giovani agenti, il mio commosso pensiero va a chi, pressoché vostro coetaneo, ha sacrificato la propria vita per l’alto senso del dovere, penso a Rolando Lanari, il giovane agente cui è intitolato l’istituto e stringo in un caro abbraccio, la sua mamma Eugenia, sempre vicina a noi. Sono esempi come quelli di Rolando che devono rappresentare il faro del nostro servizio”. Con queste parole la direttrice dell’istituto per sovrintendenti di polizia di Stato, la dottoressa Maria Teresa Panone, ha dato il via martedì pomeriggio alla cerimonia di giuramento degli allievi agenti del 200° corso, alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Salvini e del capo della polizia Franco Gabrielli.
Affollato il piazzale della scuola di polizia di Spoleto: oltre ai familiari dei 109 neo agenti (11 donne e 98 uomini), i 345 allievi che stanno frequentando il 202° corso e che presteranno giuramento invece a febbraio, ma anche i rappresentanti delle istituzioni civili e militari, di associazioni, una delegazione di piccoli studenti dell’istituto Maestre Pie Filippini. Presenti, tra gli altri, i vertici regionali delle forze dell’ordine, il prefetto Claudio Sgaraglia, il questore Giuseppe Bisogno, il sottosegretario Stefano Candiani, i parlamentari Donatella Tesei, Stefano Lucidi, Virginio Caparvi ed Emanuele Prisco, l’assessore Antonio Bartolini per la Regione Umbria, il sindaco di Spoleto Umberto De Augustinis (con il presidente del Consiglio comunale Sandro Cretoni) e quelli di Perugia, Andrea Romizi, e Terni, Leonardo Latini.
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Forti le parole sia del ministro Matteo Salvini che del capo della polizia Franco Gabrielli ai neo agenti, con un chiaro riferimento da parte di entrambi – pur senza mai nominarlo direttamente – al caso Cucchi che sta tenendo banco in questi giorni.
Gabrielli: “Non perdete l’umanità, nessuno di voi è fuori dalla legge”
“Chi, delinque tra di noi, – ha detto nel corso del suo intervento il capo della polizia – sbaglia e delinque due volte: sbaglia e delinque come ogni altro cittadino, sbaglia e delinque perché tradisce la fiducia dei nostri cittadini. Noi siamo i legittimi titolari dell’uso della forza, abbiate sempre misura dell’uso della forza, perché è fatto nell’esclusivo interesse dei cittadini, per la loro sicurezza e per la loro tranquillità. Abbiate rispetto della divisa che portate: siate poliziotti e poliziotte sempre, il nostro lavoro non è necessariamente cadenzato dalle lancette dell’orologio, chi è poliziotto lo è per sempre. Non perdete mai la vostra umanità, – ha aggiunto Gabrielli – anche rispetto a chi delinque, il rispetto della persona abbia sempre la posizione primaria”. Un chiaro riferimento alla morte di Stefano Cucchi per cui è in corso il processo bis.
Salvini: “Siete angeli custodi”, in arrivo 10mila assunzioni
Ed un riferimento al caso Cucchi è emerso anche dall’intervento del ministro Salvini, anche se di tutt’altro tenore. “Ho giurato 138 giorni fa – ha esordito – ed ogni giorno ho l’onore e l’onere di ricoprire questa carica con responsabilità e con la gioia di sentirmi uno di voi”. Il leader della Lega ha parlato di un commento sui social: “un buontempone mi ha scritto ‘lei fa il ministro o lo sbirro?’ e io ho risposto per me è un onore coordinare quelli che lei chiama sbirri, che per me sono angeli custodi che per una manciata di euro al mese proteggono le nostre case, le nostre famiglie, le nostre strade e i nostri figli“. “Ha ragione il comandante Gabrielli: abbiamo e avete una responsabilità doppia, perché non è solo un lavoro quello del poliziotto, è una missione, – ha aggiunto – dove si è pronti ad essere additati per qualche mancanza più o meno grave. Chi sbaglia avendo la responsabilità di rappresentare il popolo italiano, sbaglia e paga doppio, però io non permetterò mai che per un eventuale errore di qualche singolo vengano additati come assassini, sbirri o torturatori centinaia di migliaia di uomini e donne che rischiano la loro vita per la sicurezza del nostro Paese”.
Il ministro dell’Interno ha quindi spiegato come nella manovra di bilancio approvata lunedì sono state inserite “alcune centinaia di migliaia di euro che serviranno ad assumere 10mila donne e uomini delle forze dell’ordine, non basta dirvi bravi e grazie se non si investe in uomini e mezzi. Sono ben felice che da Spoleto parta questa iniezione di entusiasmo”.
Premiati gli allievi agenti più meritevoli
La cerimonia è poi proseguita con la premiazione dei primi classificati del corso. Il ministro Matteo Salvini ha consegnato una medaglia d’oro all’agente in prova Andrea Olivastrelli, primo classificato assoluto nella graduatoria di merito del 200esimo corso di polizia. Secondo classificato, invece, l’agente in prova Franco Antonio Stefanizzi, premiato dal sottosegretario all’Interno Stefano Candiani. Infine, terzo premiato del corso, che ha ricevuto la medaglia di bronzo dal capo della polizia Franco Gabrielli, l’agente in prova Alessandro Bartolucci. Infine la consegna, da parte dell’agente in prova Simone Fortunati a nome dell’intero corso, di un omaggio floreale alla signora Eugenia, madre dell’assistente della polizia di Stato Rolando Lanari a cui è intitolata, alla memoria, la scuola.
Con il “Rompete le righe” per le 11 donne e i 98 uomini del 200esimo corso, si è così chiuso un primo ciclo, avendo superato, con orgoglio e merito, un percorso difficile e impegnativo, fatto di addestramento, di studio e di esercitazione. Ora i 109 neo poliziotti che sono stati preparati per affrontare il servizio operativo, attenderanno di conoscere le proprie destinazioni dove inizieranno la loro carriera professionale a tutela della collettività e delle istituzioni.
Commissariato di polizia, spostamento sulla scrivania del ministro
A margine della cerimonia, il ministro dell’Interno – che si è prestato a numerosi selfie e strette di mano con i familiari degli agenti, con i politici presenti ed i rappresentanti delle forze dell’ordine – è intervenuto su vari temi di attualità, come soldi investiti per la sicurezza dai risparmi sulla gestione dell’immigrazione. “Per l’Umbria – ha detto – ci saranno decine di uomini in più, sia a Perugia che a Terni, assunzioni non solo per la polizia di Stato, ma anche vigili del fuoco, per i quali andremo ad esaurire le graduatorie vecchie con 1500 assunzioni nell’arco dell’anno prossimo, e carabinieri. Inoltre c’è la sperimentazione della pistola elettrica, che vorrei estendere anche alla polizia locale e ferroviaria”. Non è mancato un riferimento sullo sconfinamento della gendarmeria francese a Claviere: “E’ una roba da matti – ha commentato Matteo Salvini – sentirsi dare lezioni di buonismo e antirazzismo da chi di notte, come i ladri, scarica immigrati nei boschi italiani. E’ una roba che non sta né in cielo né in terra”.
Un accenno anche alla situazione della stessa scuola di polizia di Spoleto, che dopo i timori degli ultimi anni ora sembra essere finalmente salva in seguito al passaggio di proprietà all’Inail e sul cui futuro lo stesso ministro ha voluto rassicurare: “squadra che vince non si cambia”. Quanto invece al dirimpettaio commissariato di polizia, oggetto anche di sfratto e per il quale si parla di un trasferimento in una nuova sede all’interno dello stesso istituto per sovrintendenti, Salvini ha spiegato: “Sono stato informato della situazione del commissariato di polizia di Spoleto, il progetto è sulla mia scrivania”.
(Foto Sara Fratepietro per Tuttoggi.info – Foto di Oreste Fiorenza per il Ministero dell’Interno)