“Se a Spoleto ci chiedessero di dare la definizione di cosa sia la Rocca, credo che la maggior parte di noi la classificherebbe come un castello, un monumento, un ex carcere o con qualche altro termine che la definisca nella sua individualità. In pochi risponderebbero che è una parte della città, una parte molto importante della città. Del resto, quella di assegnarle la funzione di simbolo “sopra la citta”, era proprio l’intenzione che doveva avere il cardinale Albornoz quando si occupò della sua edificazione nel XIV secolo, considerato come quel castello dovesse servire a riaffermare il potere della chiesa sul territorio e far ricordare che il Papa, anche se da Avignone, intendeva esercitare il suo potere sul ducato. Per troppi anni, quindi, anzi per secoli, siamo stati abituati a considerare la Rocca come un imponente simbolo della città, ma non anche come parte integrante di questa. A Piazza Campello il portone che chiude l’ accesso al complesso è ancora là a testimoniare questa demarcazione fisica tra la città e quella parte del colle Sant’Elia che, oltre alla Rocca comprende numerosi manufatti, un esteso e meraviglioso sistema di aree verdi e strade che sono la naturale prosecuzione di quelle che percorriamo tutti i giorni. Oggi possiamo iniziare a pensare che quel portone non ha forse più ragione di essere. Certamente tutti a Spoleto conoscono la Rocca , forse in pochi conoscono quale sia il sistema di gestione di questa importante parte della nostra città. Esiste un comitato paritetico di gestione della Rocca Albornoziana formato da, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione dell’ Umbria e Comune di Spoleto che si divide le competenze sul complesso in maniera molto frammentata. Il comitato ha dato vita all’Associazione Rocca che ha il compito di gestire gli spazi interni quando vengono richiesti per eventi o manifestazioni . Il Ministero si occupa della gestione del Museo del Ducato e della Scuola Europea di Restauro del Libro , la Regione ha competenza sulla parte edificata, che esiste all’interno delle mura, in parte restaurata ed in parte da restaurare. E’ evidente che tutto questo frazionamento di competenze rende particolarmente difficile una progettazione ed una gestione unitaria che sappia valorizzare le enormi potenziali del complesso ed accelerare quel processo di integrazione della Rocca alla città del quale si è fatto sopra cenno. Basterà qui dire che esistono milioni di euro stanziati sin dal 2000 per la ristrutturazione dei fabbricati che debbono essere adibiti a foresteria e ristorante che giacciono inutilizzati poiché la Regione non ha ancora inteso avviare le relative opere. Oggi il complesso si trova nell’assurda condizione di vedere quasi ultimato un sistema di accesso meccanizzato che porta sin nel cuore della Rocca senza che molti degli spazi fruibili siano pronti ad accogliere visitatori. Presidente dell’Associazione Rocca è il prof. Bruno Toscano che oramai da tempo ha dovuto constatare che l’attuale sistema di gestione risulta inefficace ed ha iniziato ad intraprendere una serie di contatti con i componenti del comitato paritetico e non solo con quelli, tesi a verificare la disponibilità a modificare la forma di gestione. Tutti i soggetti interessati hanno sin qui dimostrato di essere disponibili a modificare il sistema di gestione, senza che tuttavia, come spesso purtroppo accade, sia stato sin qui adottato alcun atto formale in tal senso. L’idea maturata sarebbe quella di creare una Fondazione che possa essere costituita dai componenti dell’attuale comitato paritetico e che possa essere integrata anche da soggetti che siano in grado apportare le risorse necessarie per avviare finalmente in maniera decisa il processo di valorizzazione del sito. Sarebbe pertanto indispensabile che, prima che gli organi della Regione si sciolgano per avviarsi al loro rinnovo, venga quantomeno adottata una delibera di intenti che lasci una traccia di questa volontà ed impegni la Regione ad operare in tal senso. Analoga azione di stimolo dovrebbe essere portata avanti con la Soprintendenza per non vanificare il lavoro sin qui svolto. Ci sembra evidente che nell’esame di tali iniziative si debba prescindere dalle appartenenze politiche affinché possano essere appoggiate in maniera compatta da tutti per il massimo risultato. In questo senso il gruppo Rinnovamento con il gruppo Loretoni intende farsi promotore di ogni utile iniziativa per dare il massimo impulso alla vicenda. Si era pensato di presentare un ordine del giorno urgente che impegni il Sindaco ad operare per la realizzazione del progetto stimolando tutti i soggetti interessati, ma considerata anche l’urgenza di ottenere un risultato prima che si sciolgano gli organi regionali vogliamo ritenere e sperare che una seria presa di posizione sia già sufficiente a sollecitare l’ opera del Sindaco per un problema così importante. In ciò confidiamo, poi passeremo eventualmente alla predisposizione delle iniziative formali delle quali può disporre la minoranza”. Gruppo Rinnovamento e Gruppo Loretoni
MILIONI DI EURO FERMI DAL 2000 IN REGIONE UMBRIA PER LA ROCCA DI SPOLETO: LA DENUNCIA DEL GRUPPO RINNOVAMENTO E LORETONI
Lun, 25/01/2010 - 12:05