La natura è da sempre una preziosa fonte d’ispirazione per gli artisti. Dal teatro alla letteratura, dalla pittura alla scultura, dal cinema alla musica, dall’architettura al design, ogni espressione dell’agire e del pensiero umano ha descritto e riprodotto, più o meno fedelmente, i diversi aspetti dell’universo. Nelle sale di Palazzo Mauri a Spoleto, tre artiste affrontano il tema della natura intrepretandolo ciascuna secondo la propria sensibilità, setacciandolo attraverso i filtri della memoria, del sentimento, della fantasia.
Alessandra Guolla con il libro-progetto Il sapore seducente dell’apparenza propone una raccolta di versi, fotografie, musiche e video, nella quale ha tradotto la sottile elegia del quotidiano con la poesia delle parole, dei suoni e delle immagini per andare dritta all’essenza della realtà. In questo caso la realtà che ha indagato è quella dell’animo umano, nell’ineluttabile scontro-incontro delle differenti pulsioni, comprese tra gli estremi eros – thanatos, bagliori della sensualità – anelito metafisico.
Barbara Novelli è un’attenta cronista della vita naturale, della quale sa cogliere anche negli aspetti più semplici la profonda elegia. Del resto Barbara, che ha una formazione da scenografa, sa bene che il mondo ci offre infiniti e meravigliosi scenari per sviluppare le nostre esistenze in quell’armonia che dovrebbe farci sentire “docili fibre dell’universo”. Nelle sue opere evoca spesso ambienti bucolici. Nelle elaborazioni fotografiche la fantasmatica presenza degli animali rinvia ad un senso di fusione panica tra i differenti elementi della natura, ma potrebbe allude anche alla fragilità di quell’ecosistema che spesso è oltraggiato dalla nostra condotta sconsiderata.
Isabella Bona affronta un aspetto particolare della natura: quello delle metamorfosi. Mutazioni evolutive, trasformazioni o eccezioni fanno parte del ciclo biologico e nel tempo hanno attratto l’attenzione di molti artisti. Le antiche culture erano abituate alle mirabolanti trasformazioni degli dei e ai miti popolati da centauri, unicorni, tritoni o fauni. La cosmogonia orientale è ed è stata altrettanto ricca di personaggi o esseri fantastici, così come le ataviche tradizioni tribali dell’Africa o dell’Oceania. La Bona propone un immaginifico, onirico caleidoscopio di forme e figure combinate e con-fuse per visualizzare ciò che non esisteste in natura, ma che è stato generato dalla mente, dai sogni o dagli incubi degli esseri umani. Tutto si tras-forma, ossia passa da una forma all’altra in un continuo, incessante divenire, ci ricorda l’autrice con queste sue surreali visioni, baroccamente conturbanti.
METAMORFOSI SPOLETO 5 maggio – 24 giugno 2012
a cura di Francesco Santaniello
Biblioteca “G. Carducci” Palazzo Mauri
Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Spoleto
Inaugurazione: sabato 5 maggio, ore 17
“Tre artiste in metamorfosi”
Isabella Bona, Alessandra Guolla, Barbara Novelli
