Spoleto, si prepara a celebrare con un importante “memorial” il trentennale della scomparsa del grande direttore d'orchestra Thomas Schippers che nel 1958 fondò insieme a Gian Carlo Menotti, il Festival dei Due Mondi. Come è noto il musicista statunitense, scomparso a soli 47 anni e sepolto, per sua volontà, nel muraglione del Duomo, è stato dal primo anno della sua fondazione al 1975, il protagonista assoluto di memorabili Concerti in Piazza, nonché direttore musicale della manifestazione umbra.
Il “Memorial Thomas Schippers – 30 years later“, prodotto dalla LDE Produzioni, prevede una serie di manifestazioni che coinvolgeranno numerose personalità del mondo musicale, testimoni, amici e artisti provenienti da importanti istituzioni nazionale e internazionali.
La Città di Spoleto, che ha sempre onorato il musicista che ha tanto cooperato al successo di uno dei più importanti festival mondiali, lo ricorderà nel giorno stesso della sua scomparsa con una cerimonia commemorativa in Piazza Duomo, dove sono custodite le sue ceneri, oltre che con un annullo filatelico. Il clou della manifestazione avverrà venerdì 21 dicembre 2007 con l'inaugurazione di una Mostra a lui dedicata presso la Sala XVII Settembre del Teatro Nuovo, la presentazione di una sua ampia e documentata biografia realizzata a cura di Maurizio Modugno (Thomas Schippers 1930-1977), un incontro in cui saranno rese testimonianze sulla sua figura privata e di artista e un Concerto Sinfonico al Teatro Nuovo, diretto da Steven Mercurio, anche lui, per alcuni anni, Direttore Musicale del Festival dei Due Mondi. La particolarità del concerto consiste nel programma (lo stesso eseguito da Schippers nell'edizione 1964 del Festival di Spoleto): “Stabat Mater” di Gioacchino Rossini; “Cantata per la morte dell'Imperatore Joseph II” di Beethoven, con un fuori programma “In Paradisium” tratto dal “Requiem” di G. Fauré e dal fatto che sarà eseguito dall' Orchestra dell'Impresario, una formazione di musicisti, organizzati da Franco Bottone (novità assoluta per l'Italia), specializzati in strumenti d'epoca e in esecuzioni filologiche. Cantanti solisti: Eglise Guiterrez (soprano), Michael Fabiano (tenore), Burak Bilgili (basso), Carla Dirlikov (mezzosoprano). Il concerto vede la partecipazione del Nuovo Coro Lirico Sinfonico, diretto dal M° Stefano Cucci.
Altre grandi istituzioni musicali hanno raccolto l'invito della società LDE Produzioni di Spoleto di celebrare Thomas Schippers, molto amato e considerato in vita quanto a rischio di essere dopo la sua morte, come la Fondazione Teatro la Fenice e l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, rispettivamente nelle sale del Teatro La Fenice di Venezia e presso l'Accademia di Santa Cecilia di Roma, e altre ancora di cui si darà comunicazione, in date successive al “Memorial” di Spoleto, riponendo concerto, mostra e presentazione della sua biografia.
Alcuni cenni biografici ( a cura di Maurizio Modugno)
Thomas Schippers nasce il 9 marzo 1930 a Portage Michigan, nei pressi di Kalamazoo, da una famiglia di coloni d'origine olandese e tedesca emigrata negli USA da almeno due generazioni. A quattro anni riceve le prime lezioni di pianoforte, proseguite poi – dai sei ai dodici anni – con un'amica e allieva di Brahms, Victoria McLaughlin, che predice per lui un grande avvenire musicale. Nel 1945 vince una borsa di studio per il Curtis Institute di Philadelphia, dove rimane per un anno (pianoforte, organo e oboe sono gli insegnamenti principali), passando poi alla Yale University per studiare filosofia e seguire i corsi di composizione di Paul Hindemit. Continua il pianoforte con una grande maestra, Olga Samaroff (già moglie di Leopold Stokovski), che gli consiglia di frequentare, nell'estate del 1947, il corso di direzione d'orchestra tenuto da Sergej Koussevitzky a Tanglewood. Nel 1948 “Tommy” partecipa, su invito di Eugene Ormandy, al concorso per giovani direttori della Philadelphia Orchestra, classificandosi al secondo posto. Vincendo le resistenze della famiglia, vive ormai a New York, ove si è acquistato fama di eccezionale preparatore di cantanti: Eleanor Steber ed Eileen Farrell sono fra le sue “habituées”. Nell' “underground” d'una chiesa del Greenwich Village ha fondato la Lemonade Opera Company, un gruppo che esegue opere con due pianoforti, voci giovani, ma valide e nell'intervallo serve limonata fresca… Accompagnando un giovane basso per un'audizione, viene notato da Gian Carlo Menotti, che lo invita a preparare i cantanti per la prima di The Consul a Philadelphia, nel 1950. E a subentrare nelle repliche come direttore. Apprezzato da Toscanini, da Stokovski, da Max Rudolf, viene subito in Italia per registrare alla RAI di Roma The Medium di Menotti. La sua carriera sul podio si apre fulmineamente nel giro di pochi anni: è chiamato alla New York City Opera, poi alla New York Philarmonic, quindi da Victor de Sabata alla Scala per La santa di Bleecker Street di Menotti e per due concerti con Arthur Rubinstein. Nel 1955 Rudolf Bing gli propone il Don Pasquale di Donizetti al Metropolitan: un teatro da cui non si separerà per oltre vent'anni. Già dal 1956 Schippers e Menotti pensano ad un festival in Italia: conquistato da Spoleto, Tommy convince Gian Carlo a preferirla a Todi e Sulmona. Il 5 giugno 1958 il Festival dei Due Mondi è inaugurato con il Macbeth di Verdi, diretto da Schippers e con la regia di Luchino Visconti. Seguiranno Il duca d'Alba, Carmen (con l'esordio di Shirley Verrett) e Salome. Direttore ospite della New York Philarmonic (che porterà in tournée fino a Mosca e Leningrado) e delle principali orchestre americane, dirige alcune delle più importanti produzioni del Metropolitan, fra cui, nel 1966, l'inaugurazione della nuova sede del teatro, al Lincoln Center, con Antony and Cleopatra di Samuel Barber. Nel 1965 ha sposato Elaine Phipps, detta Nonie, appartenente ad una delle famiglie più in vista di New York. La presenza europea non è di minor peso di quella americana: nel 1961 ha diretto alla Scala la Medea di Cherubini con Maria Callas; nel 1963 Die Meistersinger von Nürnberg a Bayreuth; ancora alla Scala dirigerà nel 1969 una leggendaria edizione dell'Assedio di Corinto, con Beverly Sills e Marylin Horne. E' anche a Berlino, Vienna, Londra, Buenos Aires, a Roma, Firenze, Venezia e naturalmente, ogni estate, al Festival di Spoleto, ove il Concerto in Piazza del Duomo lo vede protagonista carismatico e indiscusso. Incide dischi per le maggiore case europee e americane. Adorato ed apprezzato tanto dal pubblico e dalla cronaca, quanto dai critici più severi e dai musicisti (Leontyne Price, Martina Arroyo, Shirley Verrett, Carlo Bergonzi, Michele Campanella, Itzak Perlman, Francesco Siciliani, Giorgio Vidusso etc.), inserito nell'elenco del cento uomini più importanti degli USA, Schippers si staglia come uno dei grandi protagonisti della vita musicale degli anni Sessanta/Settanta. Nel 1970 è nominato direttore stabile della Cincinnati Symphony Orchestra: sia con l'orchestra che con la città instaura un rapporto duraturo e profondo, dirigendovi concerti memorabili e insegnando al locale Conservatorio. Nel 1973 la Manon Lescaut di Puccini, ancora con la regia di Visconti, segna l'evento di massimo spicco storico negli annali del Festival di Spoleto e una nuova frontiera dell'interpretazione pucciniana. Qualche mese prima era morta Nonie, stroncata dallo stesso male che tre anni dopo si sarebbe manifestato anche in Tommy. Nel 1975 due grandi produzioni del Metropolitan portano la firma di Schippers: L'assedio di Corinto, con la Sills e la Verrett, e la prima americana del Boris Godunov nell'orchestrazione originale di Musorgskij. Alla fine dello stesso anno avviene, non senza traumi e polemiche, la separazione dal Festival di Spoleto. Poco dopo accetta l'incarico di direttore stabile dell'Orchestra dell'Accademia di S. Cecilia e di docente alla Chigiana di Siena; e ha già in agenda una Bohème con Pavarotti al Metropolitan e la Passione secondo S. Matteo di Bach a Cincinnati. Non potrà dar seguito a nessuno degli appuntamenti. I concerti del dicembre 1976 a Roma e le recite de Il barbiere di Siviglia alla Scala nel gennaio successivo, sono le sue ultime apparizioni in pubblico. Muore il 16 dicembre del 1977 nel suo appartamento di New York, devolvendo la massima parte della sua eredità alla Cincinnati Symphony Orchestra.