L'umbro Monir lascia la cucina di Masterchef dopo uno skill test a tre livelli
Il vincitore di Masterchef 10 è Francesco Aquila. Che ha trionfato contro Antonio e Irene. Non ha vinto così Masterchef Monir Eddardary, il 29enne di Bevagna – con origini marocchine – arrivato in finale dopo un percorso in crescendo.
Monir ha infatti dovuto abbandonare la cucina di Masterchef durante la prima parte della puntata finale. Sconfitto da Antonio dopo uno “skill test” a tre livelli, sempre più difficili.
Masterchef 10, il primo skill test
La prima prova è stata quella di replicare un piatto ideato dai 3 chef giudici di Masterchef 10: Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli. Si trattava di una sogliola con salsa all’aglio e per contorno un paté di pernice. A salire sulla balconata per primo, conquistando la casacca e dunque la possibilità di presentare il proprio menù, è stata Irene Volpe, trionfatrice delle ultime prove nelle ultime puntate. Monir, pur con qualche difficoltà, ha ricevuto i complimenti dei giudici, ma ha sbagliato la salsa, troppo liquida.
Gli chef Cerea
Il secondo step dello “skill test” della finale di Masterchef ha visto in scena gli chef 7 stelle Michelin Enrico e Roberto Cerea. Questa volta il piatto da replicare era un merluzzo con maionese alle erbe e cuore di lattuga alla nduja. Con una difficoltà: a metà prova si alza un divisorio che non permette ai tre giovani in gara di vedere lo chef all’opera ma solo di ascoltare le sue indicazioni. Monir (che non usa l’olio di nduja perché fatto con il maiale, che lui non mangia) riceve anche in questo caso i complimenti per il suo piatto. Ma ad avere la meglio è Francesco Aquila.
I piatti di Mauro Colagreco a Masterchef
L’ultima prova è replicare il piatto dello chef numero 1 al mondo nella classifica dei 50 migliori: l’argentino Mauro Colagreco. Uno diverso però per i due sfidanti: per Monir una rosa di pesce agli agrumi, con tre gelatine diverse; per Antonio un piatto tutto nero (con cialda di riso e aglio nero) che nasconde un pesce San Pietro.
“Queste gelatine erano le ultime della mia vita” ironizza Monir. Che ha realizzato un buon piatto ma che non è bastato. I giudici premiano infatti Antonio, tecnicamente più bravo, come ha dimostrato durante il suo percorso a Masterchef 10. Anche se sicuramente con meno cuore del 29enne arrivato dall’Umbria.
Masterchef, Monir e la capacità di adattamento
“Monir, sei un ragazzo dalle mille risorse, sei bravo a fare ma non ti applichi a studiare” commenta scherzando Colagreco. E i giudici di Masterchef evidenziano come il percorso del bevanate sia stato un crescendo: “hai dimostrato capacità di adattarti e capire qual era la mossa giusta per andare avanti”. “In questa cucina sei stato il più popolare” l’osservazione di chef Locatelli, riferito al fatto che Monir è sempre stato benvoluto da tutti i suoi compagni.
Masterchef, Monir e il messaggio sull’integrazione
“Ringrazio voi giudici perché avete creato questa masterclass un po’ multiculturale, spero che io e i miei compagni abbiamo trasmesso a tutti il vero senso di integrazione, di integrazione pulita, buona che non andrà mai a contrastare o sovrastare la cultura italiana, ma solamente ad arricchirla o renderla più speciale”.
Masterchef, Monir esce: il video
Queste le parole di Monir nel lasciare la cucina di Masterchef. Anche se per poi tornarci poco dopo per tifare Aquila durante la preparazione del menù finale contro Antonio ed Irene.
Il post su Instagram: sono passato da raccogliere banane a cucinarle per giudici pluristellati
In contemporanea alla messa in onda della sua uscita dalla cucina di Masterchef, Monir ha pubblicato un lungo post su Instagram.
“Siamo arrivati al capolinea. Masterchef, un viaggio inaspettato che il destino mi ha riservato proprio durante questa maledetta pandemia.
Fin dall’inizio sono stato me stesso, senza filtri, consapevole del fatto che stavo per avere una possibilità che non mi sarebbe mai più ricapitata nella mia vita!
Ho riso, ho pianto, mi sono emozionato, ho conosciuto persone stupende proprio come di solito mi accade in un viaggio reale…La passione e la curiosità per la cucina, lo spirito di adattamento, l’astuzia, la spensieratezza e anche LEI, LA DEA FORTUNA! mi hanno portato fino all’ultima sfida, dove GIUSTAMENTE ho lasciato il posto a persone che se lo meritano davvero, davvero tanto. Sono contentissimo e orgoglioso di me stesso e di dove sono arrivato.
Mi sembra ancora assurdo: nel giro di sei anni sono passato dal raccogliere banane in Australia a cucinarle per dei giudici pluristellati!!!
Ora che è tutto finito posso svelarvi la strategia che a me è servita più di qualsiasi vantaggio, vittoria o fuga in balconata. E che, in fondo, utilizzo tutti i giorni della mia vita: Non prendersi troppo sul serio. Capire che i propri limiti non sono ostacoli, bensì punti di partenza per migliorarsi!!!!
Bene, ora mi rilasso un po’, mi ricarico e penso al prossimo viaggio che farò;
non ero un ragazzo molto social, ma l’affetto con cui mi avete seguito mi fa sentire quasi in dovere di raccontarvi le mie prossime avventure. E sono davvero felice che in un periodo così difficile per tutti, io sia riuscito a strappare un sorriso a qualcuno ogni giovedì.
Last but not least..
Impegnamoci a rendere questo mondo migliore, SENZA barriere. Un po’ come la cucina, dove non conta la nazionalità del piatto ma SOLO il sapore…
E quindi detto ciò, mi permetto di darvi un consiglio che mi diedero molti anni fa…..DO NOT JUDGE A BOOK BY ITS COVER 😉 (non giudicare un libro dalla sua copertina, ndr)“.
(Aggiornato alle ore 23.53)