Il primo cittadino tifernate ha risposto all'interrogazione di Lignani (Lignani), Leveque e Rossi (Fd'I) sulla nomina dell'ex assessore, approfondendo anche alcuni aspetti su quella di Bernicchi a vicensindaco
“La scelta di Massimo Massetti come componente del mio staff rispetta la legge e rispecchia fedelmente il carattere fiduciario dell’incarico, per il quale l’esperienza da ex assessore è il valore aggiunto che ritengo opportuno, mentre la nomina del vicesindaco Giuseppe Bernicchi non è incompatibile con il ruolo dirigenziale che ricopre all’Usl Umbria 1, confermato dopo il parere dell’Anac e dell’avvocatura dell’azienda sanitaria”.
E’ quanto ha chiarito in Consiglio comunale il sindaco Luca Secondi, rispondendo all’interrogazione con la quale i consiglieri Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica), Riccardo Leveque ed Elda Rossi (Fd’I) chiedevano al primo cittadino spiegazioni sulle nomine effettuate nel proprio staff. “Non entro nel merito del diritto, ma dell’etica e della probità della scelta”, ha esordito Lignani a proposito della nomina di Massetti, chiarendo di non condividere il fatto che un ex assessore diventi collaboratore di un sindaco – Il servizio alle istituzioni si fa in linea diretta quando si è chiamati a ricoprire un ruolo e quando questo finisce lo si può fare anche in maniera volontaria”.
Su Massetti il sindaco Secondi ha chiarito che “è una persona che ha capacità amministrativa, gode della mia estrema fiducia personale e politica ed è stato scelto nell’ambito di possibilità riconosciute al primo cittadino dalla norme. Per lo svolgimento delle funzioni di staff previste da normativa e regolamento comunale riguardanti le competenze sulla pubblica amministrazione ho ritenuto fosse la figura più idonea ed è una scelta che rivendico. Il fatto che abbia accettato l’incarico per me è stato gratificante”.
In merito alla posizione del vicesindaco Bernicchi, Secondi ha ricostruito la vicenda attraverso gli atti ufficiali dell’Usl Umbria 1, ricordando che “prima di accettare l’incarico, l’ingegnere aveva richiesto il parere di un avvocato che sosteneva la possibilità di accogliere la nomina. Quando l’Usl Umbria 1 ha sollevato il tema dell’incompatibilità tra ruolo dirigenziale e incarico politico, l’Anac ne ha invece sostenuto l’insussistenza”, ha puntualizzato Secondi, dando conto di un successivo parere dell’avvocatura dell’azienda sanitaria e della delibera del direttore generale che, in ultimo, ha conferito a Bernicchi l’incarico di responsabile dell’Unità Operativa Tecnologie Informatiche e Telematiche. “L’avvocatura dell’Usl ha quindi disciplinato il rapporto dirigenziale con Bernicchi, ritenendo di non affidargli la delega al Patrimonio esercitata in precedenza”.