Nei giorni scorsi gli uomini del Comando Stazione forestale di Marsciano, nell’ambito di controlli, hanno posto sotto sequestro l’intero impianto di macellazione di proprietà del Comune di Marsciano.
Dal sopralluogo della forestale è emersa la mancanza di titoli autorizzativi per lo scarico delle acque reflue industriali in pubblica fognatura. Queste, in uscita dall’impianto di macellazione e derivanti dal lavaggio delle attrezzature e delle superfici di lavoro con sostanze disinfettanti e sgrassanti, confluendo in un pozzetto di raccolta arrivano all’impianto di filtrazione e al degrassatore per poi fluire in pubblica fognatura.
L’impianto di macellazione è stato sottoposto a sequestro penale su disposizione del GIP del Tribunale di Perugia; l’attività si è fermata per sette giorni, dal 17 aprile al 23 aprile u.s., fino cioè all’ottenimento da parte del gestore dell’impianto di macellazione, dell’autorizzazione allo scarico, da qui quindi il dissequestro dell’impianto ed il ritorno alla piena attività.
Dal controllo è emerso che l’attività di mattazione e gestione della struttura è stata affidata dal Comune di Marsciano ad una ditta privata convenzionata della zona. Due persone, appartenenti alla ditta che gestisce in convenzione il mattatoio, sono state deferite all’Autorità Giudiziaria, per il reato di scarico di acque reflue industriali in assenza della prescritta autorizzazione.
I fatti contestati integrano violazione al Testo Unico Ambientale in materia di scarichi; le pene previste sono arresto fino a due anni o ammenda fino a diecimila euro.