“Campestre, mimetica”, questo il titolo dell’esplorazione sonora curata dall’artista invitato a condurre il laboratorio Francesco Fonassi insieme agli artisti, musicisti, partecipanti alla nona edizione di Manufatto in Situ, ospitata nell’articolato sistema di orti dislocati dentro e fuori dal complesso monumentale di San Pietro, quest’anno luogo del laboratorio/residenza nell’ambito di Umbrialibri e della correlata festa Radioeuropa di Radio3 Rai. Oltre al percorso sonoro da compiere insieme al pubblico alle ore 15, nel pomeriggio di venerdì 13 nel chiostro delle Stelle sarà presente un manufatto contemporaneo d’ispirazione “benedettina” sul quale si avrà l’anteprima in forma di display del progetto editoriale di prossima pubblicazione da parte di Viaindustriae, raccolta di documenti, materiali di indagine emersi nel corso del laboratorio. Quest’aspetto espositivo sarà il preambolo all’evento conclusivo de La carta sonora degli orti di San Pietro in Aula D alle ore 17.30, dove i materiali registrati, diffusi e ri-registrati sul campo, insieme alle impronte sonore ascoltate “in situ”, insieme alle testimonianze storiche e sociali raccolte, confluiranno in un missaggio dal vivo (live mixing) stratificato e coinvolgente.
L’esplorazione sonora che vedrà il pubblico interessato raccogliersi alle ore 15,00 di venerdì 13 novembre al punto informativo nel primo chiostro di San Pietro, porterà alla scoperta dei luoghi di svolgimento di azioni acustiche effettuate nel corso del laboratorio iniziato lunedì 9, proposte in forma di installazione lungo un percorso sonoro di “stazioni” preparate con un protocollo condiviso di progettazione partecipata, usando metodologie differenti a supporto delle registrazioni sul campo di ‘field recording’ (dall’archiviazione, all’interferenza di più tracce, alla segnaletica visiva e sonora che referenzia i tre orti). I partecipanti di varia provenienza nazionale che hanno lavorato nel laboratorio sono Barbara Amadori, Eugenio Barzagli, Pamela Breda, Marco Casella, Colora (Rachele Burgato/Lorenzo Commisso), Nicola Fumo Frattegiani, Andrea Lulli, Filippo Marzocchi, Francesca Pili, Antonio Rende con la collaborazione ed il supporto ai lavori del collettivo Viaindustriae: Giulia Filippi, Matteo Pompili, Luca Pucci e Mael Veisse.
La presentazione conclusiva delle ore 17 e 30 si compone di un allestimento visivo e di un allestimento sonoro, il primo al centro del Chiostro delle Stelle (o terzo chiostro), progettato da Galeazzo Alessi e realizzato nel 1571, dove una versione contemporanea del tavolo da refettorio benedettino, inteso come emblema comunitario, accoglierà il display delle fasi preparatorie della progettazione partecipata sia del percorso sonoro sia del prototipo di ‘quaderno di campo’ di prossima pubblicazione a cura di Viaindustriae publishing. L’allestimento sonoro all’interno della limitrofa Aula D condenserà nel missaggio dal vivo (o live mixing) il lavoro di selezione delle tante tracce sonore registrate e raccolte nel corso del laboratorio e degli interventi sonori di “Campestre, mimetica” curati da Francesco Fonassi. Oltre al visiting artist ed agli artisti e studenti partecipanti saranno presenti, in qualità di coordinatori del progetto, Moreno Barboni (Fonoteca Trotta), Emanuele De Donno (Viaindustriae), David Grohmann (Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali-Orto sociale/didattico San Pietro) e Marco Maovaz (Centro di Ateneo per i Musei Scientifici dell’Università degli Studi di Perugia-Orto botanico e medievale).
Francesco Fonassi è nato a Brescia nel 1986. Il suo lavoro, che spesso si avvale di collaborazioni dal carattere interdisciplinare volte a sperimentare i meccanismi strutturali e il funzionamento dei diversi media scelti, è stato presentato in mostre personali e collettive presso istituzioni nazionali e internazionali, tra le quali si annoverano: Palais de Tokyo, Parigi; MAXXI, Roma; CoCA, Torun (Polonia); MAG, Riva del Garda; viafarini DOCVA, Milano; The Emily Harvey Foundation, New York; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Auditorium Parco della Musica di Roma, Roma; Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; MACRO, Roma; Museo Pecci, Milano; Teatro Margherita, Bari.
Numerosi gli interventi e le performance in spazi indipendenti tra cui BB15, Linz; Blockhaus DY10, Nantes; DKSG Galerija e Remont Gallery, Belgrado; A Certain Lack Of Coherence, Porto; Glassbox, Parigi.
Tra i programmi di residenza cui ha partecipato: Le Pavillon, Palais de Tokyo, Parigi; Fondazione Pastificio Cerere, Roma – Cité Internationale des Arts, Parigi; Atelier BLM, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; Real Presence 2007-2010, Belgrado – Castello di Rivoli, Torino. Ha collaborato inoltre a progetti per festival tra i quali Sarajevska Zima di Sarajevo e a progetti editoriali tra cui L’Allocco di Daniela Zangrando e Canto Minore (Minor Strain) per NERO, curato in collaborazione con Valerio Mannucci. Nel mese di ottobre2014 ha presentato una nuova produzione presso il MAXXI di Roma. Nel 2015 è stato tra i finalisti del Premio Furla.