‘Il nuovo progetto per la realizzazione dello Svincolo di Scopoli, verrà recepito dal Ministero delle Infrastrutture, per essere inserito nell’ambito del pacchetto di opere infrasrtutturali strategiche nella ricostruzione post terremoto del Centro Italia”.
A renderlo noto è direttamente il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, che esprime ‘”grande soddisfazione per un traguardo, che rappresenta al tempo stesso un nuovo punto di partenza”.
Nei giorni scorsi infatti, presso il Ministero delle Infrastrutture a Roma, si è tenuto un vertice istituzionale presieduto dal Ministro Graziano Del Rio ed al tavolo hanno preso parte anche la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini ed il Presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani.
“Per quanto riguarda la parte umbra del maxi pacchetto di investimenti e di interventi – fa sapere Mismetti – è stata rivendicata con forza e con estrema chiarezza la fondamentale importanza dello Svincolo di Scopoli al fine di collegare le zone martoriate della Valnerina alla grande viabilità nazionale con l’asse strategico Umbria – Marche, sia per una questione di logistica che nell’ottica degli aumenti di traffico e trasporti in una prossima fase di ricostruzione. Inoltre – sottolinea il sindaco di Foligno – con un sistema viario interamente disastrato nella mnotagna terremotata, l’accesso ed il collegemento tra Val Menotre e Valnerina è imprenscidibile. Considerando poi che anche il recente allarme maltempo ha dimostrato la necessità di una sorta di via di sicurezza. Ringraziamo la presidente Marini per la passione non solo politica e istituzionale con la quale si è imposta al tavolo ministeriale. Mentre c’è chi trama per i suoi interessi politici e personali – chiosa Mismetti – continuiamo a lavora per la città ed il territorio”.
La grande sfida presa in carico dalla Regione dell’Umbria e dalla stessa Marini era proprio questa: inserire lo Svincolo di Scopoli nel ‘pacchetto di infrastrutture post terremoto’. Per ora, sembra che l’operazione sia riuscita. L’iter riparte dall’inizio, dopo che oltre due anni sono stati sprecati tra clamorosi scivoloni tecnici e miopie politiche, ora più che un secondo tempo si gioca un’altra partita.
L’importante è concretizzare il risultato e fare gioco di squadra. Una cosa è certa: i cittadini, come già dimostrato, non resteranno sugli spalti a guardare.