Si è svolta oggi 28 agosto alla Casa di Reclusione di Spoleto la lezione di Moreno Cerquetelli, capo settore del TG3 della RAI nazionale e responsabile del programma “Chi è di scena”.Continuano così incessantemente le attività del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto nel carcere di massima sicurezza della città umbra per il Progetto La Musica dei Colori Spettacolo Umbria 2008 l'iniziativa di grande respiro che ormai da anni segue il suo percorso progettuale grazie alla grande sensibilità dell'Assessore alla Cultura della Provincia di Perugia, Pier Luigi Neri e grazie alla disponibilità e operatività di tutti i funzionari dello stesso Assessorato e che vedrà quest'anno la sua piena realizzazione con l'anteprima straordinaria il 10 settembre al Teatro Nuovo di Spoleto del Rigoletto di Giuseppe Verdi, per la direzione d'orchestra di Carlo Palleschi e la regia di Marco Carniti.Era molto nutrito il gruppo dei detenuti che ha partecipato alla lezione con grande interesse e partecipazione dove Moreno Cerquetelli ha parlato inizialmente delle tecniche giornalistiche e di redazione per la realizzazione di un programma televisivo portando degli esempi concreti con la visione di DVD che sono stati analizzati in tutti i loro processi di ideazione e operativi. Successivamente si è aperto un vivo dibattito, al quale ha partecipato anche il direttore della Casa di Reclusione, Ernesto Padovani, sul tema della comunicazione e della fruizione dei programmi televisivi che trattano, nello specifico, di spettacolo e di cultura, dove i detenuti hanno dimostrato, ancora una volta una profonda conoscenza delle problematiche legate alla comunicazione e alla diffusione della cultura.Intanto nella sartoria del Carcere un altro gruppo di detenuti hanno lavorato alla realizzazione di parte dei costumi per il Rigoletto, dietro le indicazioni dei responsabili della sartoria del Teatro Lirico Sperimentale.Sono previsti altri incontri con docenti ed esperti, mentre si attende, il 10 settembre l'anteprima straordinaria del Rigoletto, che così potrà mostrare al mondo “che sta fuori” il prezioso lavoro dei detenuti.