Jacopo Brugalossi
Il vento di italico patriottismo che ha spirato in tutta Italia il 17 marzo è arrivato a lambire anche la costa orientale degli Stati Uniti d’America, precisamente la Carolina del Sud. A Charleston, seconda città dello stato che conta circa 120 mila abitanti, grazie all’iniziativa di uno spoletino che vive li già da qualche anno, hanno risuonato le possenti note dell’Inno di Mameli.
Charleston è una città già nota alle cronache locali per essere il luogo in cui, negli anni 70, l’ideatore del Festival dei due Mondi Gian Carlo Menotti decise di riprodurre la kermesse spoletina. Nel tempo il legame tra le due città si andò ulteriormente rafforzando fino a sfociare, nel 2008, in un gemellaggio ufficiale che fu sottoscritto dall’allora sindaco di Spoleto Massimo Brunini e da quello di Charleston Joseph Riley.
Ma oggi, i protagonisti sono altri. Un 28enne spoletino e la classe di italiano della scuola privata femminile “Ashley Hall”, fondata nel 1909 da una donna che coltivava il sogno di poter offrire alle ragazze del sud un’istruzione che le potesse porre sullo stesso piano di quelle del nord, considerate migliori e più preparate. Il curriculum che la “Ashley Hall” propone alle sue studentesse comprende lo studio della lingua italiana, del latino (già dalle medie), della storia e dell’arte, dall’impero romano fino ai giorni nostri, passando per il rinascimento, il fascismo, la resistenza e, ovviamente, il risorgimento e le guerre di indipendenza.
L’insegnante di lingua e cultura è Andrea Muti, 28enne spoletino che, dopo una laurea in relazioni internazionali conseguita presso l’Università degli studi di Perugia e uno stage di alcuni mesi negli Stati Uniti, ha deciso di trasferirsi stabilmente a Charleston per coltivare la sua passione per l’insegnamento. Vista la concomitanza con il 150° anniversario dell’Unità, Muti ha inserito nel programma del suo corso alcune lezioni di approfondimento sul risorgimento, le guerre di indipendenza, le figure di Mazzini e Garibaldi e la storia della bandiera, prendendo spunto anche dal monologo di Benigni al Festival di Sanremo. Poi, la ciliegina sulla torta.
Non accontentandosi di mere lezioni teoriche, il giovane insegnante ha filmato le sue otto studentesse mentre cantavano l’Inno di Mameli, su una base registrata. Il video si apre con gli auguri all’unisono delle ragazze all’Italia: “Buongiorno Italia, oggi anche noi a Charleston festeggiamo i tuoi 150 anni… auguri!” Poi, partono le note dell’Inno, che tutte, pur con qualche comprensibile sbavatura, cantano con vero trasporto. Complimenti, dunque, ad Annie Reese, Shannon Laribo, Tiffany D., Robin Do, McIver O’Dowd, LaVonne Marshall, McNair Zervos ed Erin Forte, che hanno dimostrato di sentirsi delle autentiche italiane. Alcune di loro sono già state nel bel paese, perfino a Spoleto, e se ne sono innamorate (c’è chi vorrebbe trasferirsi stabilmente nella città del Festival). Per le altre, l’appuntamento con l’Italia, i monumenti, l’arte, la cultura, la moda e perché no, la cucina, è solo rimandato. Anche per chi, praticando la scherma ed essendo cresciuta nel mito di Valentina Vezzali, vorrebbe allenarsi in Italia per migliorare la sua tecnica.