di Sinistra Ecologia e Libertà (*)
Gentile dott. Sergio Villa, le scriviamo in virtù della sua recente nomina a nuovo Presidente della Valle Umbra Servizi Spa che ha riscontrato un'ampia convergenza da parte dei sindaci del nostro territorio.
Come forse avrà visto seguendo le cronache delle ultime settimane, Sinistra ecologia e libertà aveva suggerito un diverso percorso: si trattava per noi, innanzitutto, di partire dai problemi emersi negli anni per delineare con maggiore chiarezza la missione della Vus e dei suoi nuovi amministratori; e poi, su questa base, procedere a nomine coerenti con tale programma di lavoro.
Ciò che proponevamo, in sintesi, era quanto segue (citiamo dalla nota del 16 ottobre 2010):
“-vanno rimossi gli ostacoli che hanno reso così lenta e difficile la diffusione sul territorio del metodo porta a porta per la raccolta differenziata dei rifiuti (che marcia ancora a percentuali vergognosamente basse) e quantificati obbiettivi precisi da conseguire in tempi certi
-vanno orientati gli investimenti sul risparmio e sul mantenimento in mano pubblica della gestione del servizio idrico
-vanno costruite in Vus le competenze scientifiche e organizzative per espandere l'azienda nel settore altamente innovativo delle energie rinnovabili
-quel che più conta, vanno nominate nei posti di responsabilità persone che abbiano esperienza specifica, sensibilità ambientalista e un retroterra culturale coerente con questi obiettivi. In ogni caso, le nomine dovrebbero arrivare alla fine (e non “invece”) di una discussione sugli obiettivi. Occorre insomma smettere di usare le nomine come momenti di una sfibrante partita di potere (tra Foligno e Spoleto, tra il Pd e gli altri partiti della coalizione, tra una corrente e l'altra del Pd, ecc.), che indispettisce i cittadini e allontana la soluzione dei problemi”.
Rispetto a questo, che continuiamo a ritenere il percorso più corretto ed efficace, la sua nomina rappresenta obbiettivamente un'eccezione: si è scelto, per dir così, di “partire dalla fine” e nominare una persona che – pur lontana da esperienze specifiche ed estranea al dibattito culturale di matrice ambientalista – ha comunque fama di competenza professionale ed indipendenza di giudizio. Una nomina, e questo è il lato positivo, che guarda alla qualità della persona e non a risolvere equilibri interni di territori o di questo o quel partito.
Questa scelta, come certo avrà capito, scarica su di lei una responsabilità (quella di definire in modo trasparente e partecipato obiettivi, tempi di realizzazione e risorse da mettere in campo, e adeguare di conseguenza la struttura di cui la Vus dispone) che spetterebbe alla politica, ma che la politica ha preferito evitare.
Non è un compito facile. Nell'augurarle il successo di cui tutto il territorio avrebbe bisogno, le assicuriamo la nostra attenzione, anche critica se sarà necessario, ma in ogni caso leale.
(*) Circolo Sel- P.P. Pasolini Foligno