Carlo Ceraso
Sembra non esserci pace per l’Etè, la discoteca-ristorante a Napoletto di Spoleto, già finita nel mirino dei tecnici comunali che lo scorso ottobre avevano riscontrato degli abusi edilizi in due piccoli magazzini antistanti la megastruttura lignea, utilizzata nel periodo estivo come disco ma anche per cerimonie e conferenze. Per la verità nella prima ordinanza anche l’enorme gazebo, la pista da ballo per intenderci, era stato inserito fra i manufatti da demolire. Poi dal Municipio ne avevano dovuta emettere una seconda, confermando quali abusi i due magazzini, ma non la struttura lignea che risultava invece in regola con le autorizzazioni previste per i “gazebo commerciali installati su area privata”. Peccato però che quel gazebo non sarrebbe per niente in regola con le norme comunali che fissano delle distanze precise da rispettare quando si è prossimi ad una strada..
Nella fattispecie, a quanto ha potuto apprendere TO®, “l’Etè è a poco più di 6 metri dalla Flaminia (la via condannata a balzare agli onori delle cronache per i tanti tragici incidenti stradali, n.d.r.) quando le norme comunali ne prevedono molti di più. Il mancato rispetto della norma fissata per garantire la sicurezza potrebbe rivelarsi un grande pericolo”. Questo almeno quanto dicono da piazza della Genga, sede dell’assessorato all’urbanistica. Così è scattata la diffida a rimuovere il manufatto, documento al quale il “re di Napoletto”, come ama definirsi Zengoni, ha avanzato richiesta di sanatoria. Che è stata puntualmente respinta. Nuova opposizione alla determina comunale (presentata dal legale dell'imprenditore) e nuovo rigetto dell’Ente.
L’ultimo atto si è concluso una ventina di giorni fa. Anche se sarebbe meglio parlare di penultimo, visto che da quel momento il ristoratore ha maturato il diritto di presentare ricorso al Tribunale amministrativo regionale entro 60 giorni (causa ad oggi sembra non sia stata presentata).
L’attività del comune però non si è fermata. Anzi, appreso da un articolo pubblicitario che l’Etè ha riaperto i battenti ai suoi fans, l’ufficio legale si è visto costretto a studiare il ‘caso’ sotto un altro profilo. Il dubbio è presto detto: può il ristoratore operare pur in presenza di una diffida a rimuovere il manufatto giudicato abusivo? Non solo. La polizia municipale ha aperto un fascicolo dopo la presentazione di un esposto perché la “discoteca” non avrebbealcune autorizzazioni (il condizionale è d’obbligo, in attesa delle verifiche), come la possibilità di mettere musica oltre le 1 di notte. “Il ristoratore ha presentato una richiesta per poter proseguire fino alle 3 del mattino” dicono dall’assessorato competente “ma non l’abbiamo ancora autorizzata”. Anche ieri all’Etè è stata festa grande, a sentire almeno i vicini che giurano e spergiurano che la musica è invece andata avanti fino a notte fonda.
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