Legambiente a sostegno dei pendolari, blitz di protesta in stazione Spoleto e in varie città italiane - foto - Tuttoggi.info

Legambiente a sostegno dei pendolari, blitz di protesta in stazione Spoleto e in varie città italiane – foto

Redazione

Legambiente a sostegno dei pendolari, blitz di protesta in stazione Spoleto e in varie città italiane – foto

Lun, 19/12/2011 - 12:53

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di Legambiente Umbria

L'Umbria è perennemente in coda alla classifica di Pendolaria per le risorse destinate alla mobilità su ferro e al trasporto pendolare: 24 milioni di euro tra il 2003 e il 2011 destinati al trasporto ferroviario contro i 168,09 milioni di euro destinati alle strade e tagli del 3% nel 2011 al servizio ferroviario, un dato che se confrontato con le altre regioni italiane può sembrare contenuto, ma in una situazione come quella umbra, già molto critica, vuol dire mettere a rischio servizi fondamentali per i cittadini. Nel 2011 in Umbria non si speso nemmeno un euro per il servizio ferroviario pendolare e solo 325 mila euro per il materiale rotabile, un impegno di spesa che equivale allo 0,01% del bilancio regionale.

Una situazione grave in tutta Italia: meno 20% in Veneto, meno 13% nelle Marche, meno 12% in Liguria, meno 10% in Abruzzo e Campania. Sono alcuni numeri relativi ai tagli dei treni per i pendolari attuati nel 2011 nelle Regioni italiane che pure, negli ultimi due anni hanno visto aumentare le schiere degli utenti. Numeri enormi che illustrano senza equivoci la misura in cui il disagio e le difficoltà per chi ogni giorno ha necessità di muoversi per raggiungere il proprio posto di lavoro o studio aumenteranno. E la situazione non migliorerà nel 2012, anzi: sono in programma ulteriori tagli. La manovra economica del Governo Monti ha infatti recuperato una parte del buco ereditato dal Governo Berlusconi nelle risorse per i treni pendolari, ma mancano ancora 400 milioni di euro per chiudere i bilanci 2011 e oltre 200 milioni per il 2012 se si vogliono garantire almeno i treni in circolazione.

In Umbria sono 26.000 i viaggiatori che ogni giorno si muovono sui 521 km di rete ferroviaria regionale (Trenitalia e Umbria Mobilità) e 5.500 il numero degli abbonati. E tanti sono quelli che usano treni a lunga percorrenza. A tutti loro la Regione ha assicurato l'impegno a mantenere i servizi, cercando anche di integrare in modo pi razionale il trasporto su gomma con quello della Ferrovia centrale e a continuare il confronto con Trenitalia affinché i pendolari umbri non vengano ulteriormente penalizzati.

I tagli ai treni pendolari e al trasporto pubblico locale in genere devono essere assolutamente fermati ha dichiarato Alessandra Paciotto, presidente di Legambiente Umbria Anche l'Umbria deve cambiare direzione e guardare al trasporto pubblico locale come la priorità per gli investimenti nelle infrastrutture. In questo senso alcuni segnali positivi li troviamo già nel Documento Annuale di Programmazione 2012 che sarà approvato nei prossimi giorni e che prevede per la Ferrovia centrale umbra investimenti per il risanamento della sede ferroviaria e il rinnovo dei binari ed il completamento del potenziamento e dell’ammodernamento della tratta Cesi-Terni. Ma occorre che la Regione, ma anche tutti i comuni umbri, intervengano in modo pi fermo nei confronti di Trenitalia per evitare l'isolamento della nostra regione rispetto ai collegamenti veloci, cos come denunciano da anni i pendolari umbri. Investire sul trasporto pubblico locale e sui treni dei pendolari la migliore risposta che si può dare ai cittadini e alle famiglie in un momento di crisi e alle città strette in una morsa di traffico e inquinamento

Per dire No ai tagli, oggi si sono svolti numerosi blitz di protesta, organizzati da Legambiente insieme ai pendolari a Genova, Torino, Salerno, Reggio Calabria, Roma, Venezia Mestre, Piacenza, Milano, Pistoia e Ancona. In Umbria l'iniziativa si è svolta a Spoleto, una delle cittadine umbre maggiormente penalizzate dalla drastica riduzione dei servizi e che si vista progressivamente ridurre le fermate dei treni ad alta percorrenza. Il circolo locale di Legambiente questa mattina ha atteso insieme ai pendolari spoletini l'Intercity Perugia – Roma in ritardo di oltre un'ora e ha raccolto le loro richieste a Babbo Natale: un futuro pendolare meno incerto da raggiungere possibilmente in treno!

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