I collegi elettorali e i problemi connessi alla loro ridefinizione sono stati al centro di un animato dibattito in Consiglio provinciale. L'argomento era stato sollecitato da un ordine del giorno presentato dai consiglieri Giampiero Rasimelli, capogruppo del Pd, Giampiero Fugnanesi, capogruppo del Pdci, Franco Granocchia, capogruppo dell'Idv, Luca Baldelli capogruppo di Prc, Enrico Bastioli, capogruppo di Sinistra e Libertà e Valerio Bazzoffia, capogruppo di Fli “La maggioranza non ci sta – ha spiegato nel suo intervento introduttivo Rasimelli – abbiamo subito un torto e vogliamo difendere le prerogative che la legge ci ha assegnato, il potere consultivo. Esprimiamo la nostra netta contrarietà alla proposta per i nuovi collegi elettorali lanciata dalla Prefettura”. E' poi intervenuto il presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi che ha voluto fare un chiarimento: “La vicenda ha degli aspetti che ci devono far riflettere. A noi della Provincia era stato chiesto di ridisegnare la geografia dei collegi considerando l'omogeneità territoriale. Bene, proprio questa non è stata considerata. Il documento ha avuto uno sviluppo che noi non condividiamo. Non siamo in contrapposizione con la Prefettura ma permetteteci di protestare andando davanti al ministro dell'Interno. Voterò questo ordine del giorno e prenderò un appuntamento con Maroni affinché venga riconosciuto il principio di omogeneità al quale crediamo”. D'accordo il capogruppo dell'Idv Franco Granocchia: “In questo iter che abbiamo intrapreso con la Prefettura non c'è stato né modo né metodo. Scandaloso: non sono state tenute in conto le esigenze del territorio, alcuni comuni sono stati penalizzati. Ora il ministro dell'Interno ci deve dare delle risposte chiare”. Di diverso parere il consigliere del Pdl Michele Martorelli. “Non sono favorevole a questo ordine del giorno, è grave che questo consiglio si esprima contro il Prefetto, il ruolo consultivo significa dare un parere, non è poi obbligatorio essere ascoltati”. Valerio Bazzoffia di Fli nel suo intervento ha detto che avrebbe votato in maniera favorevole l'ordine del giorno e ha spiegato il suo punto di vista: “E'giusto che la Provincia faccia le sue recriminazioni. Dal mio punto di vista devo però affermare che le richieste del gruppo Fli e del sindaco di Bettona, riguardo alla ridefinizione dei collegi elettorali, sono state accolte dalla Prefettura. Il gruppo in Provincia di Futuro e libertà, nelle sedute di commissione competente, aveva evidenziato come il comune di Bettona avesse legami socio-politici ed economici con il Comune di Bastia. Tali istanze sono poi state accolte accorpando Bettona con Bastia e Torgiano”. “Non siamo stati ripagati per l'impegno preso – ha spiegato nel suo intervento il consigliere Enrico Bastioli, capogruppo di Sinistra e libertà – certi comuni sono stati stravolti”. D'accordo Luca Baldelli del Prc: “Come Provincia eravamo riusciti a ‘partorire' una proposta unitaria, del nostro parere se ne è poi fatta carta straccia: ci vuole ora una posizione forte”. Il consigliere Giampiero Panfili del Pdl ha poi spiegato perché non voterà l'ordine del giorno: “Con questa vicenda si è rivelata la completa incapacità politica e gestionale di questo consesso. A non era stata data la possibilità di discutere di una cosa importante. Abbiamo avuto a disposizione tantissimo tempo, ma è venuta fuori la nostra incapacità. La responsabilità di questa situazione è di tutti i partiti”. E' seguito l'intervento del consigliere Claudio Fallarino. “Come sia andata – ha spiegato – c'è stata una procedura istituzionale non chiara, l'iter da seguire non è stato garantito e la legge non rispettata”. L'assessore all'Edilizia Piero Mignini ha poi preso la parola: “Non vedo perché si dovrebbe parlare di uno scontro istituzionale: ci è stato fatto capire che dovevamo affrontare una serie di tavoli per una soluzione condivisa. Ora ci rivolgiamo al ministero che è l'unico che possa uscire dall'ottica della ‘conta numerica' “. In conclusione l'intervento del consigliere Piero Sorcini, capogruppo del Pdl. “Il tempo c'era stato dato, se non siamo stati in grado di fornire una ‘grafica' adeguata, perché avrebbe dovuto farlo la Prefettura? Abbiamo scioccamente perso un'occasione, e ora è stata messa in dubbio l'autorevolezza della Provincia”. L'O.d.g. è stato approvato con 18 voti favorevoli, 6 astenuti e nessun contrario.

Il testo dell' O.d.g. approvato:

“Il Consiglio provinciale esprime parere fortemente negativo sulla proposta della Prefettura in merito alla ridefinizione della circoscrizione dei collegi elettorali poiché disattende le proposte formulate dalle commissioni consiliari permanenti congiunte. Esprime anche forte perplessità perché la proposta prefettizia penalizza in modo pesante la rappresentanza in alcune aree della provincia senza tenere in alcun conto le omogeneità territoriali e le caratteristiche economiche e sociali comuni a queste stesse aree, rispondendo al contrario al solo fattore numerico e disattendendo così gli stessi indirizzi contenuti nella legge 122 del 1951 e indicati dal Ministero degli Interni”. “Il Consiglio chiede – continua così l'ordine del giorno – al Ministero di intervenire al fine di assicurare a tutti i territori della Provincia di Perugia giuste ed equilibrate rappresentanze e di salvaguardare le omogeneità territoriali che da sempre costituiscono la base del tessuto sociale del territorio. Il Consiglio chiede anche di procedere per questo ad eventuali deroghe ai criteri generali e al presidente della Provincia e ai parlamentari umbri di farsi interpreti presso il Ministero dell'Interno delle motivazione e delle considerazioni politiche sopra esposte”. “Il Consiglio chiede infine – conclude così il documento – al Presidente della Provincia di rappresentare al Ministero dell'Interno l'esigenza di un incontro in tempi brevi su questa delicata materia”.