La mensa San Valentino in festa per i 20 anni di attività; "adesso le persone hanno bisogno di mangiare, ma soprattutto di sostegno psicologico".
La mensa per i poveri di Terni ha festeggiato venti anni di attività. La struttura, infatti, opera della Caritas diocesana e dell’Associazione San Martino, inaugurò la distribuzione di pasti caldi e cestini il 3 giugno 2001.
Da allora molti i passi in avanti a favore dei più bisognosi; molti i cambiamenti avvenuti per l’affacciarsi di nuove povertà, che hanno portato a nuove forme di servizio, accoglienza e aiuto.
32.000 pasti in un anno e 70 persone accolte tutti i giorni
Ogni anno, mediamente, sono 32.000 i pasti preparati; 70 le persone accolte in un giorno. Nel corso del tempo, poi, la mensa si è arricchita di nuove attrezzature per la cucina e per la sala. Il gazebo riscaldato e arredato per poter consumare il cibo all’esterno è solo un esempio.
Piemontese: “Questa mensa è il segno del fatto che siamo tutti fratelli”
“Questa mensa è il segno tangibile del fatto che siamo tutti fratelli”. Così il vescovo Giuseppe Piemontese ha salutato i venti anni di attività della mensa “San Valentino”, alla presenza del sindaco di Terni, Leonardo Latini, dell’assessore al Welfare e Servizi Sociali, Cristiano Ceccotti, dei rappresentanti delle associazioni, della Polizia di Stato.
“I problemi – ha aggiunto il vescovo – vanno risolti con l’azione concomitante delle istituzioni, delle associazioni filantropiche e della chiesa, che deve spingere perché tutti avvertano la responsabilità di vivere in una comunità di fratelli; la mensa, allora, deve diventare un segno forte, perché ciò che si fa qui, dovremmo farlo tutti quanti nelle nostre case, nelle nostre famiglie”.
Non solo italiani, persone sole, anziani o nuclei familiari
Nel corso degli anni la “San Valentino” ha subito profondi mutamenti. All’inizio si occupava pressoché di famiglie italiane. Dal 2011 al 2015, invece, ha sostenuto anche molti immigrati. “Ad oggi – ha dichiarato Francesco Venturini, presidente dell’associazione San Martino – abbiamo quasi al 99% italiani, persone sole, anziani e nuclei familiari che vengono a cena”. Fondamentale, ovviamente, il ruolo dei volontari; tra questi alcuni medici che curano l’aspetto sanitario delle persone fragili.
Scimmi: “Le povertà sono cambiate”
“In questi anni le povertà sono cambiate”, ha dichiarato Fernanda Scimmi, direttrice della mesa. “All’inizio avevamo poveri che venivano sporchi, affamatissimi; adesso le persone hanno bisogno di mangiare, ma soprattutto hanno bisogno del sostegno psicologico, di un riferimento, di una speranza”.
La “San Valentino” è aperta tutti i giorni e la cena viene servita il pomeriggio dalle 16:30 alle 17:30; la mattina apre alle 8:30 per la colazione, da asporto e non, e alle 12 è possibile ritirare un sacchetto con un pasto completo.