La forza di una madre, il sogno di un futuro migliore: la storia di Rina e l'Associazione Marika - Tuttoggi.info

La forza di una madre, il sogno di un futuro migliore: la storia di Rina e l’Associazione Marika

Laura Caldara

La forza di una madre, il sogno di un futuro migliore: la storia di Rina e l’Associazione Marika

Dom, 01/12/2024 - 09:45

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Tra le iniziative dell'associazione, il calendario 2025 è l'ultimo progetto. Un mezzo per raccogliere fondi, un'opera che racconta una storia

“Le avversità svelano chi siamo davvero”, così Aristotele recitava in una sua celebre citazione. Parole che incarnano perfettamente il viaggio di una donna che dal dolore ha trovato la forza per fare della sua storia un sogno chiamato inclusione. Del resto, come tutte le storie ce ne sono alcune che non solo ispirano ma ti entrano nell’anima, ti costringono a guardare le difficoltà con occhi diversi, a scoprire che anche il dolore può essere un punto di partenza. La storia di Rina è una di queste. Una madre come tante, ma straordinaria per la sua incrollabile determinazione e coraggio. Una donna che ha saputo trasformare ogni caduta in un’opportunità, ogni lacrima in un seme di speranza. La sua storia è quella di una battaglia personale trasformata in una missione collettiva: migliorare il futuro per i bambini con disabilità e per le loro famiglie.

Tutto ha inizio con Marika: una storia di amore, lotta e speranza.

“Marika era solo una bambina quando il mondo ha iniziato a mostrarsi attraverso una lente diversa, difficile da decifrare. Nei suoi primi anni di vita, sembrava vivere in un universo distante, impenetrabile. Non parlava, evitava gli sguardi e si chiudeva in sé stessa, come se la realtà intorno a lei fosse un’eco lontana, priva di significato. Ogni gesto quotidiano, naturale per tanti altri bambini, diventava per Marika una montagna impossibile da scalare,” così ricorda Rina. Per Rina, sua madre, ogni giorno era una sfida carica di emozioni contrastanti: il bisogno di accettare una diagnosi che portava con sé mille domande, e il desiderio di trovare risposte che tardavano ad arrivare.

Le domande di una madre

“Parlerà mai? Mi guarderà negli occhi? Riuscirà ad avere amici, a sorridere agli altri bambini?”, queste domande tormentavano Rina ogni sera, mentre cercava di interpretare il silenzio di sua figlia. Lo spettro autistico si presentava come un territorio sconosciuto, oscuro, un enigma che sembrava divorare ogni speranza di normalità. Eppure, nonostante il peso di quel vuoto e il timore di non farcela, Rina non ha mai smesso di lottare. La paura era reale, ma l’amore per sua figlia lo era ancora di più. Con una forza che nemmeno lei sapeva di avere, ha deciso di non lasciare che quel buio prevalesse. Ha scelto di accendere una luce, anche tenue, che potesse guidare Marika verso un futuro diverso. Non sapeva dove il percorso l’avrebbe portata, ma l’amore per Marika, sua figlia, era una bussola più forte di qualsiasi paura. Ogni terapia, ogni esercizio, ogni momento dedicato alla crescita della bambina diventava un mattone per costruire un futuro migliore, un passo verso un mondo in cui sua figlia avrebbe potuto esprimersi.

L’inizio del viaggio

“I progressi non sono stati immediati. Ci sono stati momenti di frustrazione, di lacrime e di dubbi, ma anche piccole vittorie. Il primo sorriso consapevole di Marika, il primo sguardo che sembrava comunicare “ti vedo”, il primo gesto verso una connessione con il mondo esterno. Ogni conquista, per quanto piccola, era un trionfo di amore e perseveranza” così Rina racconta emozionata. Eppure, è proprio dal dolore che Rina ha trovato la forza. Ha trasformato le difficoltà in opportunità, spinta dall’amore infinito per sua figlia. Poi un giorno un incontro cambia tutto.

“L’idea dell’associazione è nata quasi per caso. Durante una delle tante attese in sala d’aspetto, ho conosciuto Claudia, una madre che viveva una realtà diversa ma ugualmente complessa con il suo bambino nato prematuro con la quale sono entrata subito in connessione. Tra noi è nata un’empatia profonda. Parlavamo ogni giorno di come superare questi momenti di buio e da queste conversazioni è emersa una verità scomoda: i bambini con disabilità e le loro famiglie spesso non ricevono il supporto adeguato. Mancano materiali aggiornati, servizi efficienti e una rete di sostegno. Così è nata l’Associazione Marika, con l’obiettivo di colmare queste lacune, diventando una voce per chi non riesce a farsi sentire. Nel marzo del 2023, abbiamo ufficialmente costituito l’associazione, e da allora non ci siamo più fermate. Organizzando eventi, raccogliendo fondi e donando materiale medico, abbiamo già fatto la differenza nella vita di molti bambini,” prosegue Rina entusiasta.

“Il debutto dell’associazione è stato un evento che ci ha sorprese. Una semplice cena benefica si è trasformata in un successo inaspettato, con una sala piena di persone pronte a sostenere la causa. Grazie ai fondi raccolti, l’associazione ha donato nuovi materiali di riabilitazione a un reparto di neuropsichiatria infantile, portando un aiuto concreto a bambini che ne avevano un disperato bisogno. Un piccolo gesto, forse, ma con un impatto enorme”, prosegue fiera.

Nata dal desiderio di Rina di offrire ad altre famiglie il supporto e le risorse che lei stessa avrebbe voluto avere all’inizio del suo cammino, l’associazione che ha sede a Terni rappresenta un faro per chi si trova ad affrontare il buio di una diagnosi. È la testimonianza vivente di come, anche nei momenti più difficili, l’amore e la determinazione possano creare una strada verso la speranza e l’iniziativa del calendario di Marika mira ad accendere questa speranza.

Il calendario 2025

“Tra le tante iniziative dell’associazione, il calendario 2025 è forse il progetto più speciale. Questo calendario non è solo un mezzo per raccogliere fondi, ma un’opera che racconta una storia. Ogni mese è illustrato dai disegni di Marika, che con il suo talento e la sua sensibilità trasmette emozioni autentiche. Stampato in un formato semplice ma curato, il calendario è già pronto per essere distribuito. Molti negozianti e amici hanno già offerto il loro supporto per promuoverlo,” racconta fiera Rina.

Quella speranza si accende ogni giorno sempre più forte nel cuore di Rina che si augura che questa iniziativa possa arrivare lontano, per far conoscere la realtà dell’associazione e, soprattutto, per stimolare una riflessione profonda sulla condizione dei bambini con disabilità e delle loro famiglie. Ma Rina non si ferma qui. I progetti per il futuro sono ambiziosi e carichi di significato. Uno dei sogni è portare nelle scuole la LIS (Lingua dei Segni Italiana), per promuovere l’inclusione e abbattere le barriere comunicative. Un altro progetto a cui stiamo lavorando e creare uno spettacolo teatrale che affronti il tema dell’autismo, per sensibilizzare la comunità e aiutare le persone a comprendere meglio questa condizione.

“Spesso, quando vediamo un bambino che si comporta in modo diverso, pensiamo subito che sia viziato o maleducato. Ma la realtà è molto più complessa. Educare le persone a guardare oltre le apparenze può cambiare tutto,” racconta Rina.

La storia di Rina e dell’Associazione Marika è un potente esempio di come l’unione e la determinazione possano trasformare le difficoltà in opportunità. E come diceva Helen Keller: “Da soli possiamo fare così poco; insieme possiamo fare così tanto.” Acquistando il calendario 2025, non solo si sostienine una causa importante, ma si entra a far parte di un movimento che sta cambiando vite.  L’Associazione Marika è il frutto del desiderio di Rina di condividere ciò che ha imparato lungo il suo percorso. È nata per offrire ad altre famiglie quel supporto che lei avrebbe voluto avere quando si è trovata, sola, di fronte a una diagnosi che cambiava tutto. L’associazione rappresenta una rete di sostegno, una guida. E’ la dimostrazione che, anche nei momenti più bui, l’amore e la determinazione possono creare una strada, possono trasformare il dolore in forza, l’incertezza in possibilità. Ogni famiglia che si rivolge all’associazione trova non solo risorse pratiche, ma anche la consapevolezza di non essere sola. La storia di Marika e Rina diventa un esempio, un faro che illumina il cammino per chi si sente perso nel buio di una diagnosi.

“Oggi, Marika è una ragazza di undici anni che ha superato molte delle barriere che sembravano invalicabili. Il suo cammino non è stato privo di difficoltà, e le sfide non sono finite, ma ogni progresso è la dimostrazione che il cambiamento è possibile. Questo straordinario percorso di resilienza e amore non solo ha trasformato la vita di Marika, ma ha anche dato vita a qualcosa di più grande: l’Associazione Marika,” conclude orgogliosa Rina. Marika, con i suoi progressi e il suo sorriso, è la prova vivente che l’impossibile può diventare realtà. E Rina, con il suo amore incrollabile, dimostra che non c’è forza più potente di quella di una madre che lotta per il futuro di suo figlio. L’Associazione Marika è molto più di un’organizzazione: è un messaggio di speranza, un invito a non arrendersi mai. È il simbolo di quanto si possa costruire quando si sceglie di affrontare le difficoltà con coraggio e amore.

Per chi vive situazioni simili, questa storia non è solo un racconto, ma una promessa: non siete soli, e insieme possiamo trovare una strada verso la luce.

Per informazioni e per dare supporto all’associazione: associazionemarika@gmail.com 

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