Prove tecniche di alleanza in vista del ballottaggio di domenica otto giugno: lo staff di Stefania Filipponi si è infatti incontrato con i rappresentanti delle liste civiche che hanno sostenuto la candidatura a sindaco di Aldo Amoni, ma le condizioni poste vengono bollate senza mezzi termini come ‘non ricevibili’. A darne notizia, la stessa candidata del centrodestra, attraverso un comunicato stampa piuttosto asettico, che comunque lascia ben poco spazio ad ulteriori interpretazioni. “Il 29 maggio si è tenuto, con i rappresentanti delle liste “Amoni”, un incontro – si legge nella nota – nel corso del quale, per l’apparentamento, sono state formulate richieste non ricevibili, dal punto di vista politico ed etico. Il cambiamento, il nuovo modo di far politica, deve partire anche dal metodo degli accordi – torna a precisare la Filipponi – che devono essere assolutamente trasparenti, partecipati e sulla base di principi non rinunciabili nè negoziabili. L’apparentamento – prosegue – è possibile solo, nell’interesse della città, alle seguenti condizioni: condivisione di punti programmatici precisi; ruoli di governo in proporzione al consenso ricevuto, nel rispetto, in ogni caso, dell’impegno e della dignità di ciascuno”. Il messaggio è chiaro: gli assessori verranno assegnati soltano in base ai voti ricevuti e non in base al ‘potere contrattuale’ legato, per l’appunto, al ruolo decisivo che le liste Amoni Sindaco ed Obiettivo Comune hanno assunto in vista del secondo turno amministrativo. Il comunicato stampa sottolinea dicendo che si richiede “una rappresentanza nelle cariche amministrative capace e, nel segno della discontinuità con i “comitati di affari”, che non abbia avuto responsabilità di governo nelle vecchie giunte, ovvero incarichi comunque di supporto al sistema Mismetti”. Il messaggio, nemmeno troppo difficile da decifrare suona come un ‘veto’ sul ruolo dell’ex vicesindaco Massimiliano Romagnoli, comunque il più votato del polo civico amoniano. La Filipponi chiude comunque con un appello “a tutti i folignati che, indipendentemente dal voto espresso il 25 maggio, credono e vogliono il reale cambiamento”.
Dall’entourage di Aldo Amoni non filtra alcuna indiscrezione, nè risposte ufficiali, che saranno rimandate ‘a seguito di ulteriori riflessioni interne’.