Unica nel suo genere, Bevagna è una città capace di evocare epoche storiche diverse in una sovrapposizione di edifici, tradizioni e culture che si toccano con mano in ogni angolo del centro storico. Il Comune di Bevagna intende dare vita ad un denso programma di valorizzazione della famosa ricostruzione dei mestieri medievali tipici del Mercato delle Gaite. La manifestazione per eccellenza della città ricostruisce, infatti, con dovizia e attinenza storica, usi e costumi di quel periodo di Medioevo che va dal 1200 al 1350. Con tale finalità sono stato presentati sabato 19 febbraio in conferenza stampa il progetto “Gli antichi mestieri – Le Valli di Qualità” a cura del Gal e l'edizione 2011 di “Bevagna si fa unica” a cura della società Sistema Museo.
Presenti in conferenza stampa Enrico Bastioli sindaco di Bevagna, Oscar Proietti assessore alla Cultura Comune di Bevagna, Roberto Bertini assessore provinciale al turismo, Giancarlo Picchiarelli presidente del GAL, Luca Covarelli presidente Società Sistema Museo e Giuseppe Priano direttore associazione Mercato delle Gaite.
L'assessore Oscar Proietti ha elogiato i soddisfacenti risultati ottenuti dal nuovo circuito “Bevagna si fa unica” che ha previsto da aprile ad ottobre 2010 un biglietto integrato per la visita ai beni museali e alle botteghe medioevali, uniche come realtà in tutta Italia per qualità e fedeltà di riproduzione. In virtù del successo ottenuto, il circuito sarà riproposto anche per l'anno 2011. Un viaggio alla scoperta di antiche tecniche e tesori d'arte che permetteranno ad un pubblico di adulti e ragazzi di assaporare e conoscere la città con visite guidate e laboratori. L'assessore ha inoltre anticipato il nuovo progetto “Gli antichi mestieri – Le Valli di Qualità” a cura della Regione dell'Umbria e del GAL. Unanime la soddisfazione anche da parte del sindaco Bastioli che ha sottolineato come questi risultati siano il frutto del tanto volontariato elargito in questi anni per la manifestazione delle Gaite, attraverso la quale è stato possibile costruire insieme una vera opportunità per Bevagna. “Strategica è stata l'idea di aprire alcune botteghe anche durante l'anno – ha sottolineato il sindaco – attraverso l'attuazione di corsi di formazione. La nostra volontà è trasmettere un'immagine di valore di Bevagna nel territorio nazionale, per intercettare al meglio il flusso turistico. Iniziative come queste presentate oggi sono fondamentali, perché si mettono al servizio di chi sceglie di visitare i nostri luoghi. Sono gli stessi dati registrati che lo dimostrano”.
I dati degli afflussi turistici dell'anno 2010 sono stati illustrati da Luca Covarelli, presidente della società Sistema Museo che da 16 anni gestisce la Pinacoteca, il Teatro Torti e il mosaico delle terme romane. Grande la soddisfazione emersa per la tendenza inversa registrata a Bevagna rispetto ai dati regionali che vedono un calo del 15% sui beni culturali. I visitatori totali sono stati 13520, di cui 1675 (12%) hanno scelto il biglietto integrato “Bevagna si fa unica” e 7900 esclusivamente il circuito medioevale. A visitare Bevagna sono famiglie, gruppi organizzati e scolaresche, sia attraverso visite guidate sia laboratori pratici. Forte è stata la campagna di promozione del progetto “Bevagna si fa unica” attraverso prodotti di comunicazione dedicati e contatti telematici su più livelli (scuole, associazioni, agenzie turistiche, singoli) in tutto il centro Italia.
“Il gradimento da parte del pubblico è significativo: resta affascinato dalla rievocazione e dal racconto degli artigiani. In un momento di tagli alla cultura, il successo di un progetto come questo mostra che si può investire sul territorio in modo intelligente anche senza contributi pubblici. “Bevagna si fa unica” si regge solo con gli incassi dei biglietti (7 euro biglietto intero), un esempio importante come pochi altri nella nostra regione. I dati del 2010 sono il secondo valore in classifica raggiunto in 16 anni, decisamente in controtendenza con l'andamento regionale”.
A “Bevagna si fa unica” si affianca il nuovo progetto del Gal “Gli antichi mestieri – Le Valli di Qualità”, in collaborazione con la Regione dell'Umbria, illustrato dal presidente Giancarlo Picchiarelli. Tre gli interventi previsti dal progetto: “Mestieri Aperti” con visite guidate, laboratori didattici gratuiti e workshop per quindici giornate di approfondimento fino al 2 aprile, la pubblicazione della traduzione dello Statuto del Cinquecento di Bevagna e la pubblicazione sui Mestieri Artigiani Medievali. “È importante fare squadra tra tutte le associazioni, soprattutto nelle piccole realtà. È questa la sfida per la valorizzazione. Il nostro progetto ha l'obiettivo di educare, formare e mantenere viva la tradizione e l'attenzione a questa cultura locale”.
Sentito l'apprezzamento di Giuseppe Priano per l'appoggio pratico ed economico che il progetto del Gal ha dato all'associazione Mercato delle Gaite, perché diventa uno stimolo a migliorare e ad alzare la qualità della manifestazione. Ha inoltre comunicato la definizione del programma per l'edizione delle Gaite nel prossimo giugno.
Ha chiuso la conferenza stampa l'assessore regionale Roberto Bertini, enfatizzando la positiva vivacità del comune di Bevagna che ha dimostrato ancora di saper crescere. “Il turismo in Umbria ha registrato quest'anno segnali di ripresa, ma i margini di miglioramento sono ancora ampi. La permanenza media è di soli due giorni, è necessario trovare strategie per fermare più tempo il visitatore. La migliore soluzione è mettere in rete tutte le iniziative significative. Il turista cerca la qualità, vuole passare bene il suo tempo. È necessaria quindi una cabina di regia che coordini la comunicazione di più eventi insieme creando interesse su più territori. Questo è il lavoro su cui ci siamo impegnati nei prossimi mesi”.
