di Aurelio Fabiani (*)
Se la mozione approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale pochi giorni or sono sull'inquinamento nell'Alta Marroggia è tutta lì, cioè è completa nel testo che la stampa ha pubblicato, c'è da domandarsi ma che mozione è ? Non parla dell' Alluminio della Pozzi, non parla della richiesta della Cementir di bruciare CdR, non parla degli stabilimenti di Novelli. Se una mozione del Consiglio Comunale non indica come affrontare le concrete problematiche che ogni specifica attività produttiva porta con se a chi serve ? alle popolazioni ? oppure ai politici per lanciare un messaggio, come dire, state tranquilli, ci stiamo muovendo. Aggiungo io, a parole. La verità è che non si vogliono compromettere le buone relazioni con i padroni delle aziende. Con la rimozione interclassista della concreta realtà delle cose, gli affari, nel senso della collaborazione Istituzioni, privati, si fanno solo con chi comanda.Segni inequivocabili di queste relazioni sono cose concrete come la realizzazione di bretelle stradali o le Presidenze nei luoghi che dovranno essere dell'eccellenza, come la scuola dell'Alta Cucina di Villa Redenta. Vogliamo ricordare che questo modo di proporsi della politica di oggi ha un prezzo, e lo pagano i lavoratori in termini di sfruttamento, e le popolazioni che abitano i luoghi dove ci sono industrie, in termini di inquinamento e quindi di salute.Ma si è accorto qualcuno che da quando Casa Rossa non è più in Consiglio Comunale, la martellante iniziativa fatta di interrogazioni e manifestazioni per far conoscere il rischio industriale dell'Italmatch Chemicals, si è trasformata nel silenzio più totale, rotto solo dall'esternazione del Consigliere Bernelli, che però parlava della Saffa, cioè di un cosa che non esiste da più di 20 anni.Occorre riprendere concretamente l'iniziativa per la salute pubblica e lo faremo da subito, con un incontro il 12 febbraio, in una delle sale di Palazzo Mauri, il Palazzo che ospita la Biblioteca Comunale; cercando di coinvolgere la parte migliore della città, nel senso di quella parte della popolazione che vuole prendere pienamente possesso dei problemi specifici ambientali che ci sono e affrontarli con la lotta che sarà necessaria.
(*) Associazione Culturale CASA ROSSA