la Facciata Urbana, a cura di Emidio De Albentiis, Fabio Fabiani, Maria Teresa Romitelli. Vernissage il 3 dicembre
La mostra “Incisione per l’architettura” è il frutto del Laboratorio di Incisione che che si è svolto a Spoleto nel corso dell’ultimo anno grazie al percorso decennale di riflessione sull’architettura di OFARCH, al gruppo Radura guidato dall’artista Maria Teresa Romitelli e dalla Prof.ssa Pina Moneta che ha unito pensiero al gesto artistico dell’incisione e infine all’esperienza laboratoriale ed espositiva di Architettura Incisa curata dalla Dott.ssa Sandra Suatoni all’Istituto Nazionale per la grafica di Roma.
Il Laboratorio di Incisione con il tema compositivo della “facciata urbana” si è costruito intorno a tre tematiche.
La prima è stata quella di utilizzare l’Incisione all’Acquaforte come mezzo per portare gli architetti a liberarsi dalla frenesia del disegno digitale unito alla routine professionale per renderli consapevoli della profondità che esprime un percorso a ritroso, meditativo e riflessivo;
la seconda, quella di osservare criticamente quanto offre di contemporaneo la città di Spoleto e trovare il modo di inserire questo dibattito tra compositori;
la terza riflessione, conseguente all’osservazione del momento storico della ricostruzione post-sisma, è stata quello di individuare il tema compositivo proprio nel viso dell’edificio –la facciata urbana– dove i ponteggi e le schermature celano anime compositive fatte di armonia delle proporzioni, incontro tra pieni e vuoti, pre-visioni dello spazio interno, racconti di stratigrafia urbana e segni materici della cultura visiva.
Il risultato è stato quello di scoprire, giornata dopo giornata, l’importanza del dialogo sui segni ovvero tracce universali attraverso confronti orizzontali intorno alla tecnica e alla composizione.
La memoria dei laboratori di progettazione universitaria si è rinnovata a distanza di anni in un laboratorio di architetti professionisti uniti nuovamente nel linguaggio comune del disegno.
Un disegno che si è diviso tra l’astratto e il figurativo dell’immagine architettonica generando nel divenire parole segniche che hanno lasciato dei punti di domanda ai quali si è provato a rispondere con incontri e scontri tra la carta e la lastra di rame, tra la matita e la punta di acciaio, tra il bozzetto e la stampa finale.
Guardare il risultato finale con gli occhi del percorso rende piena la parola bellezza e si assiste consapevolmente a ciò che Pierre Restany definiva “un autentico rilancio compositivo”.
Le Incisioni in mostra sono degli architetti: Laura Bacchi, Elisabetta Cleri, Raffaella Conte, Fabio Fabiani, Teresa Ianni, Salomè Katamadze, Francesco Messina, Giorgios Papaevangeliu, Filippo Parroni, Franco Purini, Giovanni Romagnoli, Giulia Romitelli, Carlo Vitali, Lorenza Zuccari.
Patrocini: Comune di Spoleto, Palazzo Collicola Spoleto, Accademia di Belle Arti di Perugia, Ordine degli Architetti P.P.C. di Perugia, F.U.A. Fondazione Umbra per l’Architettura.
Ente promotore: OFARCH, Officina d’Architettura
Ente sostenitore: Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto
All’inaugurazione verrà presentato il catalogo pubblicato da ADD-art Edizioni
RICONOSCIMENTO: n. 1 credito formativo professionale per architetti.
Progetto espositivo: OFARCH
Responsabili scientifici: Emidio De Albentiis, Fabio Fabiani, Maria Teresa Romitelli, Riccardo Gori, Lorenzo Zangheri, Marta Tardocchi, Pino Lo Russo
Informazioni: www.ofarchspoleto.it, www.palazzocollicola.it
Ofarch, Officina d’architettura
E’ un’associazione culturale nata nel 2013 che promuove occasioni di confronto sull’architettura e sul rapporto di essa con le altre forme di arte e cultura, riflessioni sulla rigenerazione della città e la possibilità di operare nella città contemporanea, inclusiva della periferia urbana, apportando qualità attraverso operazioni progettuali partecipate e condivise con gli attori locali, siano essi operatori economici, istituti scolastici, forze sociali e religiose, cittadinanza, forze politiche e amministrative.
A tal proposito organizza workshop partecipativi, tavoli di partecipazione, laboratori didattici e laboratori di progettazione partecipata anche per bambini.
Ha partecipato nel 2013 al Festival Pianistico di Spoleto, con un intervento dal titolo “Architettura dissonante” che si è tramutato in una mostra allestita durante il Festival dei Due Mondi 2013.
Ha lanciato il progetto “ECOurbano. Progetti per la città ecologica” nell’ambito della iniziativa Spoleto per la scuola 2013-2014, un progetto didattico per l’educazione e sensibilizzazione verso l’architettura sostenibile e le tematiche della ecologia urbana.
Ha eseguito il progetto “Spazi altri” che si è tradotto in una Installazione temporanea presso
Piazza della Libertà nel 2013-2014 svolgendo direttamente “a cielo aperto” un’attività di sensibilizzazione e partecipazione mediante i colloqui “Maledetti centri storici”.
Ha realizzato mostre sul tema della rigenerazione urbana tra le quali nel 2014 “Citta a colori, colora le Città”, “No Stop – Small City” , nel 2016 nel prestigioso Palazzetto Pianciani la mostra “Città Modello”, nel 2017 a Palazzo Collicola la mostra “The Swiss Touch in Landscape Architecture”; e nel 2018 la mostra e incontri “OBS(p)OLETO” con Andrea Tomasini.
Ha curato i workshop per bambini nel 2018 insieme a “Future Planners” di Aminah Ricks con il tema di un parco ideale e nel 2019 il Laboratorio Bauhaus per costruire la città.
Ha curato mostre sull’universalità del linguaggio architettonico nel 2015 “La Forma dell’Immagine con Armando Moriconi”, nel 2018 “Exempla” e “Le Superutopie di Anna Riciputo”, nel 2019 “Segni Esitanti” di Giorgios Papaevangeliu, nel 2020 “Texture” di Filippo Parroni e nel 2021 “Riduzione Formale” di Fabio Parroni.
Ha avviato tra il 2016 e il 2018 la Casa dell’Architettura di Spoleto e dal 2016 l’Urban Center Spoleto.