Il tifernate è deceduto all'ospedale di Città di Castello ad un mese esatto dal rogo scoppiato nel suo appartamento, l'uomo era rimasto gravemente ustionato e intossicato
Non ce l’ha fatta l’80enne tifernate rimasto ustionato e intossicato nell’incendio scoppiato nel suo appartamento, lo scorso 8 marzo, al secondo piano del palazzo nobile tra Piazza Raffaello Sanzio e via Mario Angeloni. L’uomo, ad un mese esatto di distanza, è infatti deceduto domenica sera (9 aprile) all’ospedale di Città di Castello.
Già il giorno stesso del rogo il tifernate, salvato dai vigili del fuoco, era stato ricoverato in condizioni gravissime, con prognosi riservata, nel locale nosocomio. Oltre alle ustioni riportate su diverse parti del corpo (l’anziano aveva tentato anche di spegnere le fiamme da solo), le abbondanti esalazioni del fumo avevano reso necessario il trasferimento immediato all’ospedale di Ravenna per un trattamento con la camera iperbarica.
Dopo le cure per la disintossicazione da monossido di carbonio, l’80enne era poi stato riportato all’ospedale di Città di Castello, dove purtroppo è deceduto in seguito all’aggravarsi del quadro clinico. Questa mattina (11 aprile) hanno avuto luogo i funerali, in forma privata, al cimitero monumentale tifernate.