” Il 14 ottobre nasce il Partito Democratico per semplificare e rinnovare la politica, per avvicinare le donne, gli uomini e i giovani alla politica intesa come servizio, per allargare la democrazia, per liberare le energie che il nostro Paese esprime, per costruire una nuova classe dirigente….
Domenica prossima è importante andare a votare per queste ragioni ma anche per colmare il distacco tra la politica e i cittadini, soprattutto quelli presi dagli assilli quotidiani, dal costo dei figli e della casa, dal reddito e dalla pensione insufficiente, dalla solitudine di fronte alla malattia, dall'incertezza per il futuro.
Un'alta affluenza di persone ai seggi allestiti in tutti i comuni dell'Umbria è un sostegno a quanti vogliono costruire insieme un partito nuovo, capace di guardare al futuro con fiducia ma soprattutto una risposta forte e concreta alla deriva demagogica, alla strategia dell'antipolitica, al qualunquismo, al pericolo di un ritorno del centro destra al Governo del Paese.
Da tempo sono un convinto sostenitore della necessità di un partito nuovo, radicato in tutto il territorio oltre che vicino alla vita reale della gente, di un partito in grado di unire le culture riformiste e di guidare l'Italia in una fase di trasformazioni cruciali per il futuro del Paese.
Da tempo sono impegnato a costruire un partito che, tra i suoi valori, dovrà avere quelli dell'Europa, delle pari opportunità, del dialogo tra diverse visioni religiose, etiche e culturali; dell'innovazione, dell'integrazione, del merito, della famiglia, della multiculturalità; della sicurezza; della sostenibilità; della pace…
Da tempo sono impegnato a costruire un partito che promuova l'impegno comune al di là delle singole affermazioni personali tant'è che, nell'area Spoleto-Foligno, nella lista regionale “Democratici con Veltroni” ho volutamente lasciato spazio ad altri: anche se mi è stato chiesto, non ho accettato di fare il capolista mentre ho preferito essere inserito al dodicesimo posto della lista stessa. Dodicesimo, non ultimo, perché anche con la certezza di non essere eletto si può portare, comunque, un fattivo contributo ad un progetto in cui, personalmente, credo fermamente.
Andare a votare alle primarie del 14 ottobre. È questo l'invito che rivolgo ai cittadini perché domenica prossima sarà un giorno decisivo per voltare pagina nello scenario politico italiano, per lasciarsi alle spalle il tempo delle divisioni, per costruire insieme un partito nuovo capace di guardare al futuro con ottimismo e fiducia.
Giancarlo Cintioli ”