“L’inserimento da parte del Governo dell’aeroporto ‘San Francesco d’Assisi’ tra gli scali di interesse nazionale premia il lungo e delicato lavoro che ha visto, nella passata legislatura, la Regione Umbria direttamente impegnata nella Cabina di regia nazionale”: lo ha detto l’assessore regionale ai trasporti, Giuseppe Chianella, commentando l’approvazione del Piano nazionale degli aeroporti con cui il Consiglio dei ministri ha individuato gli aeroporti di interesse nazionale, quelli indicati come strategici e gli “hub” internazionali. Il piano prevede 38 aeroporti definiti di interesse nazionale ripartiti in dieci bacini diversi di traffico omogeneo, predisposti secondo criteri di carattere trasportistico e territoriale. Il ‘San Francesco d’Assisi’ è ricompreso nel bacino del Centro Italia insieme agli scali di Roma Fiumicino, Ciampino, e Pescara.
Nell’esprimere “apprezzamento e soddisfazione” per la scelta adottata, Chianella ha ricordato che “il governo Monti aveva inizialmente escluso lo scalo umbro dal novero di quelli di interesse nazionale. L’attuale risultato è stato ottenuto grazie all’impegno congiunto della Regione e dello Stato, anche in riferimento ai cospicui investimenti fatti sull’aerostazione, sulle piste, sull’impiantistica e sulla viabilità d’accesso che oggi rendono l’aeroporto umbro tra i più moderni ed efficienti tra quelli di pari dimensione. L’ottenimento della concessione da parte della società di gestione, dopo un lungo e complesso iter istruttorio – ha aggiunto l’assessore -, costituisce un ulteriore elemento che potrà contribuire allo sviluppo dei collegamenti nazionali e internazionali. I dati del mese di luglio, che ha visto transitare dal ‘San Francesco’ oltre 37 mila passeggeri con un saldo attivo del 24,1 per cento rispetto all’anno precedente, confermano infatti la bontà delle scelte effettuate”.
Entrando poi nel merito della polemica “pretestuosamente sollevata” da un consigliere regionale sui disagi verificatesi all’aeroporto il 18 agosto scorso quando, a causa di un imprevisto ritardo tra voli, non imputabile alle gestione dello scalo, si sono determinate alcune criticità, l’assessore ha evidenziato che “non si è voluto rilevare l’aspetto positivo del trend favorevole che sta interessando lo scalo umbro. Un trend – ha concluso – che ci incoraggia a proseguire sulla strada intrapresa per valorizzare l’ottimo lavoro compiuto per il progressivo miglioramento dello scalo, con il prevedibile ed auspicabile incremento dei flussi di traffico per una infrastruttura di fondamentale importanza per l’Umbria”.