“Con la chiusura totale del centro storico non riusciranno a far prendere il Minimetrò ad una persona in più e finiranno con l'ammazzare definitivamente il centro storico”. Questa la valutazione del consigliere comunale del Pdl Emanuele Prisco, rispetto ad alcune indiscrezioni alle notizie circolate in questi giorni secondo cui la bozza del regolamento per l’accesso Ztl, prodotta dalla Giunta, limiterebbe ancora di più i permessi e gli orari di apertura.
“E’ impressionante – continua Prisco – come questa amministrazione riesca a partorire progetti che vadano esattamente nel senso opposto di ciò che chiede la città. Diciamo le cose senza ipocrisia: la politica di accesso al centro di questi anni è stata fallimentare e tutta incentrata a far prendere, senza risultati, il Minimetrò e c’è poi quel substrato ideologico che contrappone da sempre la sinistra a questa parte di Città, che è invece memoria storica ed identitaria, spazio comunitario e patrimonio di tutti i perugini. Avrebbe infatti senso chiedere ai cittadini di lasciare l’auto ai parcheggi se, per esempio, riportando il biglietto del trasporto pubblico usato per andare in centro non si pagasse la sosta, se le corse dei mezzi pubblici fossero frequenti e coprissero anche gli orari notturni, se almeno l'accesso fosse consentito nel fine settimana, se i biglietti degli autobus non fossero i più cari d'Italia e se i parcheggi non costassero più che a Montecarlo”.
“Vedo pochi margini di discussione in questa bozza – continua Prisco – e anzi bisogna andare nel senso opposto a quello proposto da Ciccone. Se non si consente almeno l'accesso per l'intera giornata nel fine settimana e non si ridisegnano nel complesso anche orari e costi dei mezzi pubblici e dei parcheggi, finiremo col fare del centro storico una riserva indiana. Per quanto riguarda poi i permessi – dice Prisco – credo invece che bisognerebbe limitare gli abusi di chi non ha necessità, ma non si possono limitare le famiglie dei residenti e chi lavora, se vogliamo che qualcuno resti a vivere ed operare nell'Acropoli. Stesso ragionamento vale per il limite, 'al limite paranormale', che vorrebbero introdurre ai permessi delle forze di polizia, che invece, con loro presenza, hanno anche una importante funzione di deterrente per il crimine. Aspettiamo comunque di vedere il testo -conclude Prisco – ma se il buon giorno si vede dal mattino, prevedo tempesta e sconsiglio alla giunta di intraprendere 'la navigazione'”.