di Marcello Mignatti
Il palio è ripartito, come dice il Presidente della Pro-Loco di Castel Ritaldi Angelo Gelmetti, che in questa diciannovesima edizione vede i presupposti per un florido futuro della manifestazione. Ottima partenza, e lo possiamo affermare visto che stiamo vivendo il palio partecipando giornalmente a tutti gli eventi del programma.
Ieri, ad esempio, sulla piazza di Castel Ritaldi è andato in scena il Cantapeggio che ha riscosso molto successo, grazie alla partecipazione di vecchi e nuovi personaggi della kermesse canora più… disastrosa dell’anno!
Capace di alternare momenti di buon canto, ad altri pieni di goliardia, comicità e autentiche scosse sismiche canore. D'altronde il Cantapeggio è stato creato così, vive sull’improvvisazione del momento, coinvolgendo il pubblico che diventa protagonista esibendosi come e quanto vuole sul palco della piazza. Io ho fatto la mia parte di presentatore, e come ogni anno al momento del mio ingresso in scena, non avevo una scaletta, nè la certezza di quanti si sarebbero esibiti. Non nascondo che le esperienze passate mi hanno confortato e anche questa volta il fantasma di Lucrezia ci ha aiutato, tanto che alla fine siamo riusciti a mettere in scena uno spettacolo pazzo e divertente, di circa due ore.
Pazzia e divertimento non sempre viaggiano di pari passo, ma l’atteggiamento divertito del pubblico, rimasto in piazza fino a tarda ora, ci da la certezza di aver onorato la memoria della povera Lucrezia, che tornerà domenica sera, avvolta da un bianco lenzuolo, a proporre difficili quesiti che daranno filo da torcere alle agguerrite squadre di Castel Ritaldi, Mercatello, Colle del Marchese e La Bruna.
Torniamo a parlare del Cantapeggio, che è cominciato con l’esibizione del simpaticissimo Salvatore che, travestito alla Renato Zero, ha fatto palpitare per un attimo i cuori dei fans del cantautore romano. Un attimo di palpitazione? Mmmhhh mi sembra troppo, meno di un attimo, ma che dico meno di un attimo … no neppure…praticamente non gli somigliava affatto e nessuno c’ha creduto! Ma tutti i presenti, pur non avendo dubbi sulla falsa identità, hanno partecipato divertiti all’esibizione applaudendo e divertendosi.
Altra partecipazione da sottolineare è stata quella della casalinga Rita, che ha cantato la canzone di Patty Pravo “E dimmi che non vuoi morire” riuscendo incredibilmente a non creare vittime tra il pubblico che, troppo buono, l’ha sostenuta nei momenti di difficoltà aiutandola a ritrovare l’intonazione, improvvisando un coretto degno dell’Antoniano di Bologna.
Apro una parentesi, perché non ho ancora parlato dell’eccellente gruppo base che si è esibito prima della ” importante” manifestazione del Cantapeggio, e che ha fornito strumentazioni e amplificazione ai partecipanti: sono stati fantastici anche se i presupposti non davano ottime garanzie, in quanto alla mia domanda, “come vi chiamate?” mi hanno risposto: “per telefono”… spiritosi faccio io, ignorando che lo erano più di quello che avrei mai immaginato, proprio così spiritosi ed ironici. Il loro nome nasce proprio da una battuta, perché in realtà si chiamano Ipertelefono.
Ma ora torniamo velocemente ai concorrenti. Vorrei spendere belle parole per tutti, ma sto scrivendo queste righe con il peso della stanchezza di un lavoro estenuante terminato alle 4 di stamattina. Anche un presentatore, a fine serata, batte la fiacca, anche se è difficile crederci.
Io sono ancora in piedi e quindi continuo a descrivervi la serata di Castel Ritaldi parlandovi in ordine sparso di alcuni concorrenti, ad esempio l’immancabile coppia Boschi e Caraffa, questa volta accompagnati da Alessio Boschi, che ha fatto letteralmente impazzire il pubblico con l’esibizione storica e particolare di una compilation di canzoni Italiane del passato tradotte in un vernacolo stretto locale.
Da anni si presentano con gli stessi pezzi, ma improvvisando ogni volta, rinnovano l’esibizione adorata dal pubblico del Palio. Ad un certo punto della serata il palco si è riempito di giovanissimi musicisti, i Crash ( spero di aver capito bene il loro nome e spero che si scriva così).
Tutti ragazzi della zona di Castel Ritaldi che hanno appreso le loro conoscenze musicali a scuola e hanno dimostrato per la prima volta in pubblico le loro indiscusse capacità presentando un pezzo non facile dei Guns N’Roses. La bionda Arianna ha dato una interessante versione in voce femminile dalla bellissima canzone di Adriano Celentano “L’emozione non ha voce”, poi Paolo si è esibito con “Portami a Ballare” di Luca Barbarossa.
Le vincitrici dell’edizione 2008 del CANTAPEGGIO sono tre belle ragazze e si chiamano: Maria Carla, Alessia ed Elisa, che, in trio, hanno dato sfoggio delle loro capacità, non tanto per le qualità canore, quanto per la grande inventiva, trasformando e parodiando due famose canzoni italiane (“Una carezza in un pugno” di A. Celentano e “Come mai” degli 883) creando un simpaticissimo e delicato sfottò ispirato ai personaggi del paese. Peccato non disporre di una registrazione da inserire nel sito. Complimenti, siete state bravissime soprattutto perché con il vostro impegno dimostrate l’attaccamento che avete al Palio del Fantasma. Congratulazioni anche a tutti gli altri partecipanti non nominati, speriamo di ritrovarci il prossimo anno per continuare questa esperienza e salire tutti insieme ancora una volta sul palco del CANTAPEGGIO.