di Don Gianfranco Formenton
“…Perché non è giusto morire di leucemia a 53 anni; perché “il Signore è grande nell'amore” e non può “volere la morte dei suoi fedeli”; perché è vero che la zizzania deve crescere insieme al loglio ma non è giusto dire che la zizzania non esiste; perché siamo stanchi di funerali sempre per la stessa causa, sempre sulla stessa strada, sempre senza trovare risposte ai nostri legittimi interrogativi; perché è ora di finirla con i convegni AVIS che ci spiegano come insorgono i tumori del sangue e di raccolte di firme che chiedono “seri monitoraggi” che sono già stati fatti e di cui sappiamo i risultati; perché la puzza di stirene che respiriamo è una prova provata che da queste parte respiriamo veleni; perché vivere è il primo diritto di ogni uomo e perché chi insidia questo diritto è un criminale; perché vi abbiamo eletti perché ci garantiate di vivere una vita degna di questo nome e di morire quando è ora e non un minuto prima; perché non è giusto ricattare gli operai e ottenerne il silenzio, ricattare chi denuncia il degrado dietro la minaccia della perdita del posto di lavoro; perché i sindacalisti devono tornare a fare il loro mestiere e raccontare della dignità dell'uomo, della dignità del lavoro e non perdersi dietro i calcoli algebrici delle convenienze politiche; perché, tanto, i giovani operai, votano per la Lega che gli ha promesso “meno tasse a e più soldi in busta paga” (Tiè!); perché i giovani non devono essere ingannati con due sommarie visite mediche che confermano sempre che stanno bene; perché non sono gli orti dei pensionati, né i negozi di alimentari, né il gommista, né il porchettaro, né il negozio di computer o di arredamenti, né i vivai, né il bar, né il tappezziere, né la parrucchiera… a inquinare; perché è evidente che in questo chilometro quadrato maledetto c'è qualcun altro che non rispetta o non ha rispettato le regole della convivenza civile; perché non è giusto che i nostri figli apprendano che i furbi la faranno sempre franca e a pagare saranno sempre le persone umili che hanno fatto casa dove si poteva fare e hanno portato a spasso due pecore e quattro mucche per tutta una vita senza immaginare che da queste parti fosse un mestiere pericoloso; perché quando gli affari vanno bene sono sempre e solo i “padroni delle ferriere” a guadagnare e quando le cose vanno male siamo sempre noi a pagare; perché i medici di famiglia e i preti, oltre che a registrare i morti, devono sempre chiedersi anche perché sono morti senza accontentarsi dell'estrema unzione o del nome della malattia ma cercare di capire come insorgono certe patologie e perché si concentrano particolarmente in certi posti; perché un diritto è un diritto e una comunità civile deve trovare le risorse perché ogni cittadino se lo veda riconosciuto…Perché se abbiamo seicento milioni di euro per fare la guerra in Afghanistan e altri svariati milioni per fare sculettare quattro veline da fare sposare a quattro calciatori milionari o da trasformare in “escort” per soddisfare le voglie dei nostri governanti… è solo volontà politica trovare quelli che servono per capire perché si muore di leucemia a Santo Chiodo.
Oggi, alla “Tenda del Convegno” abbiamo salutato Franca e se accettiamo la consolazione della fede che ci dice certissimamente che è in Paradiso perché la sofferenza l'ha purificata e resa degna di essere considerata “giusta”… non ci basta che tutto questo venga di nuovo dimenticato.
A settembre (facciamo passare agosto, che tanto è inutile porre problemi troppo impegnativi ad agosto, non se ne accorge nessuno!) a ottobre, invitiamo tutti, politici, amministratori, ambientalisti, medici, imprenditori, giornalisti… ad un convegno e ad una “passeggiata oncologica” nella “terra di mezzo” di Santo Chiodo. Sarà molto istruttivo un “convegno itinerante” che preveda l'uso di tutti i sensi per illustrare alcune tesi che nessun strumento dell'ARPA è stato in grado fino ad ora di percepire e confermare. Parleranno per l'occasione alcuni “saggi ignoranti di campagna”, tutte persone titolate con esperienza decennale di vita vera a Santo Chiodo. Iscrizioni entro il 30 agosto presso la Parrocchia di Sant'Angelo in Mercole. No perditempo!
Requiescat in pace. Amen.