(Ale. Chi.) – Dopo Gubbio anche anche Gualdo Tadino rischia di andare incontro al commissariamento: l'ultimo consiglio comunale di venerdì scorso è infatti andato deserto per mancanza di numero legale. Si doveva approvare, da ordine del giorno, il bilancio, oltre che parlare di IMU e Tares. Ma già prima dell'assise erano arrivate le dimissioni di due consiglieri di maggioranza del gruppo Sandra Monicelli, che sostiene la giunta Morroni (Pdl). In mancanza dell'approvazione del bilancio, che doveva arrivare entro il 30 dicembre, è scattato il periodo di 20 giorni entro i quali la giunta dovrà discuterlo e farlo passare, per non andare incontro appunto al commissariamento. Si attende nel frattempo la conferenza che si terrà oggi alle 17, durante la quale il sindaco e la sua giunta proveranno a spiegare le loro prossime mosse. Per domani (3 dicembre ndr) è previsto un nuovo consiglio comunale, utile ad evitare l'arrivo del Commissario ad acta in piazza Martiri della Libertà.
La nota del Pd – Nel frattempo il Partito Democratico di Gualdo Tadino non ha aspettato a affondare il suo colpo sul fianco scoperto della giunta Morroni: “il consiglio comunale convocato – appare su una una nota del partito pubblicata su Facebbok – ieri 29 novembre sancisce nei fatti, politicamente la fine della legislatura e della nefasta esperienza della giunta Morroni. Per l'ennesima volta quella che era la maggioranza non è riuscita ad essere autosufficiente, mentre fino a ieri si era preferito di fare finta di nulla, i termini per la presentazione del bilancio preventivo 2013 rendono palese ed evidente una crisi politica ed amministrativa ormai conclamata. Chiunque al posto del sindaco Roberto Morroni avrebbe rassegnato le dimissioni da tempo: dimissioni di consiglieri, di assessori, continue mancanze del numero legale avrebbero consigliato a tutti di fare un passo indietro, prendere atto che si è fallito politicamente, che la grande speranza di cambiamento si era spenta sul nascere. Ma il fallimento del sindaco Robeto Morroni non è soltanto interno al palazzo comunale: sui banchi vuoti della maggioranza aleggiava ieri sera l'immagine di Gualdo Tadino, quella vera, fatta di crisi economica e sociale, di tasse sempre più alte, di gestione maldestra del patrimonio pubblico, di giornaletti patinati simili ad un libro delle favole inviato a spese dei contribuenti, di una nuova storia iniziata soltanto nelle menti annebbiate dei pochissimi rimasti ad ascoltare le descrizioni lunari del Capo. Non è fallito soltanto il sindaco Roberto Morroni e la sua giunta; è fallito il tentativo di sopravvivere alla realtà raccontandone un'altra fatta a proprio uso e consumo. E' fallito il tentativo di abbindolare i gualdesi con sorrisi e strette di mano come se poi gli stessi non avessero di fronte agli occhi ben altro. E' fallito il tentativo di qualche assessore e consigliere di salvaguardare se stesso dissociandosi privatamente dall'operato del sindaco mentre poi erano i primi a correre in suo soccorso. E' naufragata sotto i colpi di una serie infinita di dimissioni che stanno portando ad esaurimento i candidati della lista SMS, anche l'illusione di una Gualdo che a parole “Stava a Cuore”, ma che nei fatti è servita solo a garantire un posto in Regione alla sua ideatrice. In questo contesto, l'unica cosa utile alla città sono le dimissioni del Sindaco che dovrebbero arrivare prima della lettera del Prefetto a seguito della mancata approvazione del Bilancio preventivo 2013 nei termini di legge. E' giunto, da tempo. il momento che anche il primo cittadino faccia i conti con la realtà così come come fanno quotidianamente tutti i gualdesi”.
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