Gruppo Novelli, trattativa rischia di saltare | Vecchi soci non firmano - Tuttoggi.info

Gruppo Novelli, trattativa rischia di saltare | Vecchi soci non firmano

Redazione

Gruppo Novelli, trattativa rischia di saltare | Vecchi soci non firmano

Per l'acquisto si è fatto avanti un importante gruppo nazionale ma la famiglia Novelli sta ostacolando l'iter | Appello di Mise, Regioni e sindacati
Mer, 23/11/2016 - 15:41

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Il sogno di un futuro più roseo per i lavoratori del Gruppo Novelli è durato una manciata di giorni. Dopo il pagamento di 1.600 euro ai dipendenti da parte del Cda per saldare in parte gli arretrati, la fumata bianca era arrivata venerdì al Mise, quando si erano finalmente svelate le carte sull’acquirente, un importante Gruppo italiano attivo su vari settori. Per dare il via libera all’operazione, però, mancava la firma da parte della famiglia Novelli, attesa per oggi. Dopo le rassicurazioni iniziali, nella giornata di ieri si sono iniziate a diffondere le voci che qualcosa non tornava. E oggi è arrivata la doccia gelata. Tanto da costringere il ministero dello Sviluppo economico, insieme alle Regioni interessate dalla vertenza, a diramare una nota congiunta. Seguita da quella delle organizzazioni sindacali, che si sono riunite in assemblea oggi all’ora di pranzo con i lavoratori a Spoleto.

Il Ministero dello Sviluppo Economico e le Regioni Umbria e Lazio – questo il testo del comunicato congiunto – esprimono grande preoccupazione per il futuro del Gruppo Novelli, importante realtà imprenditoriale dell’agroalimentare italiano proprietaria dei marchi Ovito (uova), Interpan, Pan Famiglia (pane) e Cantina Novelli (vino), presente in Umbria, Lazio e Lombardia con 500 addetti. La famiglia Novelli, proprietaria del capitale azionario, non presentandosi oggi all’appuntamento con il notaio per la cessione delle quote, sta mettendo a rischio in queste ore una importante operazione di cessione che garantirebbe il rilancio di tutte le linee di attività aziendale mettendo in sicurezza la salvaguardia dei posti di lavoro. Le istituzioni richiamano i soci Novelli alle loro responsabilità affinché non ostacolino la conclusione delle operazioni di cessione nel più breve tempo possibile”.

Chiarezza sul futuro dei lavoratori del Gruppo Novelli – Nuova Panem” è stata chiesta invece da Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil che, in una nota, ricordano come “dopo quattro anni di concordato preventivo e gravosi sacrifici fatti dai lavoratori e dalle lavoratrici al fine di salvaguardare l’occupazione e il destino dell’azienda, lo scorso venerdì 18 novembre al Ministero dello sviluppo economico le organizzazioni sindacali di categoria e le rappresentanze di tutti i siti sono state informate di un’offerta depositata per l’acquisto dell’intero Gruppo”. “Questa offerta – secondo i sindacati – potrebbe ridare prospettiva e futuro a un’azienda che nella passata gestione (famiglia Novelli) aveva accumulato circa 120 milioni di euro di debiti e nel 2012 era prossima al fallimento. “L’offerta – proseguono Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil – è stata definita dai funzionari ministeriali, dopo appurate verifiche, solida sia dal punto di vista industriale che finanziario, pertanto dopo anni di sacrifici sembrava intravedersi uno spiraglio per la risoluzione della vertenza. Sembrava mancasse solo la definizione di qualche dettaglio procedurale per apporre le firme per la cessione delle quote in sede notarile e ripartire con un nuovo progetto industriale volto allo sviluppo produttivo e all’occupazione”.

Nonostante ciò – sottolineano i sindacati – in queste ore siamo stati informati dai funzionari del Mise che alcuni soci della famiglia Novelli hanno ritrattato la disponibilità a cedere le proprie quote e altri sono indisponibili a cedere una quota di minoranza, circa l’1,5 per cento, senza però esercitare il diritto di prelazione previsto dalle norme.

I sindacati ricordano infine come “il 18 novembre è stato chiesto con nota scritta al prefetto di Terni e alle istituzioni competenti di monitorare questa fase delicata per scongiurare il fallimento definitivo del Gruppo che potrebbe avvenire se non subentra un nuovo progetto industriale, nuova liquidità e investimenti”.

Nelle prossime ore i sindacati hanno annunciato iniziative sui territori nel quale il Gruppo Novelli opera (Umbria, Lombardia, Lazio). “La nostra speranza – concludono i sindacati – è che quanto prima la vicenda si risolva. Lanciamo un ulteriore appello alle istituzioni al fine di richiamare chi ha detenuto in questi anni le quote a un atteggiamento di responsabilità e di pronta risoluzione della vicenda che tiene sulle spine centinaia di famiglie. I lavoratori e le lavoratrici sono esasperati e non ne possono più di vivere in questo contesto di precarietà e incertezza”.

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