Uffici del giudice di pace a palazzo Leoncilli chiusi fino a nuovo ordine ed udienze trasferite nel palazzo del tribunale, in corso Mazzini. Il motivo? La polvere. Succede a Spoleto, dove il giudice di pace è stato trasferito in pieno centro storico nell’autunno scorso, lasciando gli spazi dell’ex caserma Nino Bixio per approdare così a due passi sia dal palazzo di giustizia che dalla Procura della Repubblica.
La nuova sede degli uffici, però, ha creato alcuni problemi al personale, che hanno lamentato nelle ultime settimane una questione di insalubrità dovuta alla presenza di polvere. Polvere che proviene dal pavimento in cotto: quando infatti diversi anni fa è stato restaurato palazzo Leoncilli, il capitolato d’appalto prevedeva la presenza di tale pavimentazione, con cotto però non trattato. E proprio la particolarità di tali mattonelle provocano questa situazione ritenuta non sopportabile dai dipendenti dell’ufficio giudiziario.
Il fatto è stato segnalato anche all’Usl Umbria 2, che ha fatto un sopralluogo circa un mese fa a palazzo Leoncilli. Il Comune di Spoleto, proprietario della palazzina sovrastante piazza Pianciani, ha preso subito provvedimenti, come spiega anche l’assessore ai lavori pubblici Angelo Loretoni. “Abbiamo subito fatto effettuare una pulizia straordinaria all’Ase – spiega – ma abbiamo in programma un trattamento specifico in modo da eliminare del tutto il problema, nonostante il budget ridotto a disposizione del mio assessorato”. Finora l’intervento non è stato effettuato per varie esigenze da parte dello stesso ufficio del giudice di pace, ma finalmente è tutto pronto e il trattamento dovrebbe essere effettuato all’inizio della prossima settimana.
Nel frattempo, però, visto anche il parere dell’Usl, il palazzo è stato chiuso e le udienze del giudice di pace (così come il personale) trasferite nel vicino palazzo del tribunale, con qualche disagio per tutti, “sino a nuova disposizione del presidente”.