Torna ad Orvieto, domenica 16 dicembre, Giorgio Panariello che, dopo la recente tappa su Spoleto, si aggiudica un nuovo, prevedibile tutto esaurito. Reduce dalle fatiche del set di “SMS sotto mentite spoglie”, il divertente film che lo vede coprotagonista con Vincenzo Salemme, il comico toscano (di origine fiorentina, ma versiliese di adozione) sta concludendo il tour teatrale “FACCIO DEL MIO MEGLIO”, versione aggiornata dell'esilarante one man show che nella passata stagione ha toccato quasi tutte le regioni d'Italia con ben 75 repliche. Un recital comico che affronta i vizi dell'uomo nella quotidianità, con il ritmo brillante che caratterizza gli spettacoli di Panariello, e, come è nel suo stile, con qualche pennellata di poesia.
La formula dello spettacolo, firmato sempre dal regista Giampiero Solari, è invariata: in scena, insieme al mago del trasformismo Giorgio, ci sono il pianista Dino Mancino e un grande schermo dal quale entrano ed escono indisturbati alcuni fra i suoi personaggi più popolari, da Renato Zero a Naomo. Il tema dello spettacolo, l'incomunicabilità nell'era della comunicazione, è tutto meno che scontato, grazie allo stile divertente, coinvolgente e un po' poetico con cui Giorgio lo propone al pubblico, attraverso le imitazioni e i monologhi più riusciti del suo repertorio.
Artista di grande spessore umano, dotato di grande umiltà e coraggio (come quello dimostrato nel 2006 presentando con grande personalità il Festival di Sanremo), di autoioronia e di grande rispetto per il pubblico, Panariello analizza i paradossi dell'era della comunicazione globale di internet e del digitale terrestre, dove comunicare con il nostro vicino di casa sembra essere diventata la cosa più difficile del mondo. Comunicare agli altri le nostre debolezze, parlare per risolvere una crisi di coppia, trovare le parole giuste per comunicare l'amore, è ormai un'impresa ardua. Eppure sono le parole il nostro grande dono. Sono le parole che compongono le canzoni, che raccontano le fiabe, che esaltano i poeti, che fanno compagnia quando c'è troppo silenzio. Il fatto è che oggi le parole si affacciano dai computer, rimbalzano dai satelliti, sono un messaggio sul tuo telefonino, passano dappertutto meno che dalla bocca.
Grande trasformista, dotato di forte carica espressiva, Panariello si esibisce con disinvoltura sia in teatro che nel piccolo e nel grande schermo, riuscendo a manifestare in ogni contesto il suo talento a presa rapida, in virtù di quel trasformismo di cui è maestro impareggiabile.
Il Teatro Comico vi dà appuntamento al 10 e 11 gennaio 2008 con Paolo Cevoli al Teatro Pavone di Perugia e al Teatro Comunale di Gu bbio.