Nella giornata di ieri (venerdì 18 novembre), all’alba, un blitz dei carabinieri di Sansepolcro ha permesso di far scattare le manette ai polsi di tre nomadi di origine “sinti” di 38, 35 e 26 anni. Quest’ultimi, due uomini e una donna, tutti residenti in Italia (nel perugino), sono finiti in carcere con l’accusa di essere gli autori di numerosi furti di auto in sosta e nelle abitazioni.
Secondo i militari, che hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare firmate dal Gip Giampiero Borraccia e richieste dal Pm Alessandra Falcone, la banda sarebbe responsabile di svariati colpi nella Valtiberina umbra e toscana, dove ultimamente si è venuta a creare una vera e propria psicosi-furti. I tre, che avrebbero battuto più volte anche la zona dell’alto Lazio e del grossetano, si appostavano davanti a cimiteri, scuole elementari e persino nei pressi di orti e poderi, dove andavano a caccia di borse incustodite. Da queste prendevano poi i bancomat, con cui erano soliti fare, in pochissimo tempo, svariati prelievi da migliaia di euro.
Le indagini erano partite proprio dal furto di un borsello all’interno dell’auto di un pensionato che stava tranquillamente coltivando la sua terra. I tre erano poi riusciti a fare ben 16 prelievi, per una cifra complessiva di 2800 euro.