Sulla questione Tares interviene l’assessore al bilancio, Elia Sigismondi. “Le polemiche provocate in questi giorni da alcune forze politiche di minoranza in merito al tema delle esenzioni Tares testimoniano nuovamente la scarsa conoscenza, da parte di alcuni esponenti di tali forze politiche, delle procedure amministrative, delle loro tempistiche e del contesto normativo e, purtroppo, politico con cui siamo costretti a confrontarci – scrive l’assessore – l’Amministrazione Comunale non ha recapitato alcuna “lettera-minaccia” ai cittadini, ma ha semplicemente ritenuto opportuno, come tanti altri Comuni italiani, di mettere i contribuenti nelle migliori condizioni di far fronte al pagamento della Tares, prevedendone la rateizzazione in tre scadenze.
Per quanto attiene il tema delle esenzioni Tares, l'Amministrazione Comunale aveva già previsto, e non a scoppio ritardato ed alla vigilia di Ferragosto come qualcuno lascia intendere, nella bozza di bilancio di previsione 2013 lo stanziamento necessario per assicurare per l’anno in corso il medesimo livello di esenzione applicato nell'anno 2012. Si precisa inoltre che, contestualmente all'approvazione della bozza di bilancio di previsione 2013 che la Giunta si appresta ad approvare in questi giorni, verrà adottata la necessaria delibera che consentirà l’apertura dei termini per la presentazione delle domande di esenzione dal pagamento della Tares. Ne consegue che i cittadini potenziali aventi diritto che presenteranno la richiesta di esenzione, si vedranno sospendere l’avviso Tares d’ufficio. L’avviso verrà definitivamente annullato solo successivamente alla verifica ed all’accertamento dei requisiti di esenzione. Se qualcuno tra gli aventi diritto avesse invece già provveduto al relativo pagamento, sarà prontamente rimborsato sempre previa verifica dei requisiti.
Inoltre la bozza di bilancio di previsione 2013 prevede già lo stanziamento necessario ad assicurare l’erogazione dei contributi economici alle famiglie meno abbienti della nostra città. Questo a testimonianza di come l’Amministrazione Comunale e le forze politiche che la governano, siano estremamente sensibili alle problematiche ed alle esigenze di chi si trova in difficoltà. Tali stanziamenti sono ancora più significativi, se si tiene conto che il Comune di Foligno, in 5 anni, ha subito una riduzione dei trasferimenti statali di oltre 13 milioni di euro, frutto sia del “piano di rientro” dai fondi erogati per la gestione della ricostruzione post-eventi sismici 1997, sia in particolare dei tagli perpetrati dai Governi nazionali che si sono succeduti in questi ultimi anni.
E se oggi ci troviamo a discutere del tema delle esenzioni Tares, non è perché l’Amministrazione Comunale sia afflitta da schizofrenia e con una mano invia gli avvisi Tares alle famiglie meno abbienti e con l’altra stanzia le risorse necessarie ad assicurare le esenzioni al pagamento degli avvisi stessi. Oggi ci troviamo in questa oggettiva spiacevole situazione, perché il Comune di Foligno, come tanti altri Comuni italiani, non è stato messo, dal Governo nazionale, nelle condizioni di approvare il bilancio di previsione 2013 prima del prossimo mese di settembre. Non è un caso se il legislatore ha previsto la scadenza del termine dell’approvazione dei bilanci di previsione dei Comuni per il 30 settembre prossimo.
Immagino inoltre che non sia sfuggito all’occhio attento delle forze politiche di minoranza come in questi giorni, e siamo nel mese di agosto e non di gennaio, il dibattito parlamentare e governativo su IMU, Tares e Service Tax, sia lungi dall’essere concluso. Quindi non credo sia difficile comprendere come fosse impossibile approvare prima il bilancio di previsione 2013 e quindi deliberare lo stanziamento delle somme necessarie alla concessione delle esenzioni Tares 2013, stanziamento che avrebbe evitato le sterili ed inutili polemiche di questi giorni.
Nulla sarebbe cambiato se il Consiglio Comunale avesse accolto l’emendamento presentato dal capogruppo del Pdl, riguardante una diversa articolazione delle scadenze delle tre rate Tares, che, a mio avviso, avrebbe al contrario causato maggiori problematiche alle famiglie ed alle imprese folignati. La delibera relativa alle scadenze Tares adottata dal Consiglio Comunale è frutto, non della scarsa lungimiranza di cui ci accusa il Pdl folignate, ma viceversa della estrema prudenza ed oculatezza che hanno sempre contraddistinto in questi anni la gestione del bilancio dell’amministrazione comunale e che ci hanno consentito, rispettando le rigide regole del “Patto di stabilità interno”, di rimanere nel sempre più esiguo gruppo dei Comuni italiani virtuosi.
Vorrei inoltre precisare che nel piano finanziario della Tares, pre-adottato dall’Ati 3, non vi è alcuna traccia né delle sanzioni comminate dalla Regione dell’Umbria per il mancato raggiungimento degli obiettivi legati alla raccolta differenziata dei rifiuti, né di costi tali da triplicare l’importo del tributo 2013 rispetto a quello pagato nel 2012 .
Le dichiarazioni rilasciate ad un quotidiano dal capogruppo Pdl in Consiglio Comunale Riccardo Meloni, evidenziano come, nel furore accusatorio, il capogruppo abbia fatto un po' di confusione o, più semplicemente, abbia colto l’occasione, rappresentata dalle reali problematiche che affliggono le famiglie meno abbienti, per strumentalizzare la situazione dal punto di vista politico.
Colgo l’occasione per ringraziare tutto il personale dell’area servizi finanziari del Comune di Foligno, che in questi giorni ha rinunciato alle ferie ed ha lavorato alacremente sia per la puntuale emissione e consegna degli avvisi Tares, che per la predisposizione degli innumerevoli atti che compongono il bilancio di previsione 2013. Ribadisco inoltre che il personale dell’ufficio tributi è a completa disposizione dei cittadini per fornire tutte le spiegazioni ed i chiarimenti che si rendessero necessari. Non comprendo inoltre la polemica sollevata dal Pdl folignate legata alle modalità di recapito degli avvisi Tares, che ha spinto il capogruppo Pdl a dichiarare, cito testualmente, “…il bollettino che, per giunta, è recapitato a mano nelle cassette postali…”. Le cose sono due: o la dichiarazione è frutto di una svista, o qualcuno pensava veramente che l’impegno preso dall’Amministrazione di fronte al Consiglio Comunale, riguardo la puntuale consegna degli avvisi Tares, non venisse rispettato ed è quindi costretto ad inventarsi i motivi per “montare” assurde polemiche”.
