Foligno, scatta la profilassi per 60 persone dopo un caso di morbillo - Tuttoggi.info

Foligno, scatta la profilassi per 60 persone dopo un caso di morbillo

Flavia Pagliochini

Foligno, scatta la profilassi per 60 persone dopo un caso di morbillo

Colpita la dipendente di un ufficio postale: a essere vaccinati sessanta colleghi
Ven, 21/09/2018 - 12:38

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Assalto al distretto per un caso di morbillo che fa sì che sessanta persone debbano vaccinarsi. Succede a Foligno dove, dopo che una portalettere ha avuto il morbillo, è scattata la profilassi per tutti i dipendenti dell’ufficio postale, appunto sessanta persone.

Il caso è stato riportato dal Corriere dell’Umbria, e confermato dalla Usl Umbria 2: “Il Dipartimento di Prevenzione – Servizio di Igiene e Sanità Pubblica Area Nord, insieme ai servizi territoriali dell’Azienda Usl Umbria 2 – si legge in una nota – ha posto in essere tutte le procedure previste per evitare casi secondari”. In particolare, è stata attivata la profilassi e somministrata la vaccinazione alle persone venute a contatto con la paziente, in particolare i cosiddetti “contatti suscettibili”, ossia non vaccinati o che non hanno mai contratto in passato la malattia.

Ora sarà anche attivata una sorveglianza sanitaria: il vaccino è stato infatti somministrato a oltre 72 ore l’insorgere dei sintomi, e per questo il dottor Franco Santocchia, responsabile del servizio di Igiene e Sanità Pubblica, spiega che sarà necessario valutare gli eventuali sintomi che dovessero verificarsi “visto che l’efficacia della vaccinazione post esposizione tende a diminuire se eseguita dopo 72 ore dal contatto. È comunque indicata e consigliata in quanto, anche in caso di sviluppo della malattia, non determina alcuna conseguenza”.

L’intervento di prevenzione attivato dall’Azienda Usl Umbria 2 continuerà per le prossime due settimane, che è il tempo di incubazione della malattia prima della comparsa dei sintomi, con una sorveglianza sanitaria finalizzata all’individuazione precoce di nuovi casi. “Purtroppo la situazione epidemica che sta interessando il nostro Paese e altri Paesi europei ancora una volta evidenzia che l’unica possibilità di difesa è la massima copertura vaccinale della popolazione.  Tale copertura nel nostro territorio – conclude la nota – è sicuramente importante (98% nei bambini e negli adolescenti), ma purtroppo non altrettanto elevata negli ultra quarantenni, ed è proprio questo il target che viene colpito”.

(Foto Pixabay)


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