Il passaggio a livello è uno strumento più che utile per regolare la ripartizione del traffico. Più che utile, indispensabile. Tuttavia per far sì che abbia un senso, è necessario che tuteli l’attraversamento di qualcuno diretto da un punto ad un altro. Se invece il passaggio a livello è posto su una strada sterrata che attraversa il percorso ferroviario per andare a disperdersi tra i campi, è fin troppo evidente che non vi è alcuna utilità. Sembra quasi impossibile che ci si possa mai trovare di fronte ad una simile situazione. Invece… Tuttoggi.info è andata infatti a verificare quanto segnalato da Sergio Fortini, folignate e cliente di Trenitalia quale pendolare, circa la situazione, apparentemente fuori logica, presente a Vescia, nella prima periferia di Foligno. Nel suo blog nonpendolare.it Fortini riporta la lettera indirizzata a Comune di Foligno, Regione dell’Umbria e Rete Ferroviaria Italiana e per conoscenza alla Prefettura di Perugia e alla Procura presso la Corte dei Conti.
Il cittadino contesta che, oltre ad un passaggio a livello che sembra dimenticato da tutti, la condizione è aggravata da un cantiere in cui si sta lavorando per la costruzione di un attraversamento alternativo. L’opera, finanziata da Ferrovie dello Stato, ha un importo del progetto pari a 298.082,87€. Nell’area dei lavori è indicato come scopo del progetto “la realizzazione delle opere sostitutive del passaggio a livello al km 171+146 della linea ferroviaria Orte Falconara Marittima, per la soppressione dei passaggi a livello sulle linee Orte – Falconara M. e Foligno Terontola”.
Il luogo in cui si sta procedendo alla realizzazione del sottopasso è situato nel territorio del Comune di Foligno, nei pressi di Acquabianca, sulla vecchia Flaminia, tra Vescia e Ponte Centesimo. Qui, ai lati della ferrovia, sono presenti due sbarre malandate, arrugginite, stabilmente chiuse tramite una catena chiusa diversi lucchetti; non esattamente quanto si intende per passaggio a livello. Da questa constatazione nasce una serie di interrogativi che Fortini pone alle istituzioni. Come prescritto dal Codice della Strada, per passaggio a livello si intende una “intersezione a raso, opportunamente attrezzata e segnalata ai fini della sicurezza, tra una o più strade ed una linea ferroviaria o tranviaria in sede propria”, pertanto se le due sbarre non sono segnalate né conformi alla legge, cosa le identifica come passaggio a livello? Se, al contrario, queste risultano essere tali, perché e da quanto tempo non rispettano la legge in materia? In ultimo Fortini si chiede “se invece non si ritiene che tale intersezione sia un passaggio a livello, come logica conseguenza del fatto che sia stabilmente chiuso e l’intersezione non opportunamente attrezzata e segnalata ai fini della sicurezza, chiedo di conoscere per quale motivo si parli di soppressione dello stesso e si finanzi con 400.000 euro da parte di RFI la realizzazione delle opere sostitutive di dimensioni esorbitanti l’esigenza di raggiungere terreni agricoli ove peraltro è possibile arrivare con mezzi conformi tramite altri tragitti passando per sottovia ferroviari già esistenti?”
L’assessore alle Opere Pubbliche di Foligno, Salvatore Stella, sentito telefonicamente da TO, ha replicato alle questioni poste dal cittadino dichiarando che il Comune sta “portando avanti l’accordo con RFI che prevede l’eliminazione di ogni tipo di barriera che possa arrecare imprevisti al regolare passaggio dei treni. Passaggio che era utilizzato dagli agricoltori locali, tanto che il treno era costretto a rallentare in prossimità dell’attraversamento.” Resta il dubbio del cittadino sull’utilità della spesa a fronte dei continui rincari dei biglietti a cui sono sottoposti i viaggiatori. (Fabio Muzzi)
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