Claudio Bianchini
I cantieri della maxi opera di pavimentazione del centro storico saranno ufficialmente chiusi il trentuno marzo. Ad indicare la data precisa di fine lavori, è lo stesso assessore Salvatore Stella. L’amministrazione comunale aveva più volte indicato il trentuno dicembre 2013 come termine ultimo, ma considerati i vari ritardi accumulati per problemi tecnici e motivi organizzativi, all’azienda titolare degli appalti è stata concessa una proroga di tre mesi sul cronoprogramma.
Buche pavimentate – Intanto anche via San Giovanni dell’Acqua sarà riaperta al transito veicolare, andando così a completare il sistema della viabilità principale del cuore cittadino. “Ci sono ancora delle toppe e delle giunture da pavimentare – spiega l’assessore Salvatore Stella – e che avevamo volutamente lasciato senza copertura, per poter verificare gli allacci sotterranei. Capisco che questi snodi hanno creato alcuni problemi estetici e di viabilità, specialmente in questo periodo di piogge – prosegue – ma in queste ultime settimane saranno sistemati. Intanto è già stato attivato l’intervento all’incrocio tra via Gramsci con via Saffi e via Palestro”.
Pietre da ricollocare – Sotto i ferri torneranno quindi anche la zona del ‘Quadrivio’ così come l’incrocio tra via Umberto I e via Garibaldi, quello tra Corso Cavour, via Piermarini e via Pignattara oltre ad altri interventi di rattoppo nel sistema della viabilità minore interna, dove saranno ricollocate le pietre di fiume, già numerate e sistemate in un apposito deposito in attesa di tornare al proprio posto.
Interrogazione al sindaco – La questione dei ‘rattoppi’ è stata recentemente sollevata anche in un’interrogazione al sindaco, presentata dal vicepresidente del Consiglio comunale, Francesco Maria Mancia di Forza Italia. “Come abbiamo più volte detto – tiene a precisare l’assessore Stella – sino a che non saranno conclusi i lavori, possiamo considerare il centro storico come un cantiere ancora aperto, e quindi i lavori di manutenzione e di completamento così come quelli di sostituzione dell’acciottolato e delle lastre di pietra serena, fanno parte di quanto previsto negli accordi”.
Via i tubi colorati – Una volta completate anche le finiture, si passerà ai collegamenti delle reti sotterranee: saranno così eliminati gli antiestetici tubi in plastica blu della Telecom e rossi dell’Enel, che spuntano dalla strada a ridosso delle facciate di case e palazzi.