Franco Zeffirelli non aprirà la 53.ma edizione del Festival dei 2 Mondi. In una nota stampa diramata dalla Fondazione, il presidente e direttore artistico della manifestazione, Giorgio Ferrara, ha infatti “smentito categoricamente” la notizia anticipata in mattinata da Tuttoggi.info. Un comunicato un po’ duro, quello diramato nel primo pomeriggio alla stampa da Marco Guerini, che però non annulla il valore della notizia, ovvero il ritorno a Spoleto del famoso regista toscano.
“Giorgio Ferrara smentisce categoricamente quanto apparso stamane su una testata giornalistica (Tuttoggi.info, n.d.r.) secondo la quale sarebbero stati presi accordi con il M° Zeffirelli per quanto riguarda la regia dell’opera di apertura della 53° edizione del Festival dei Due Mondi”. Intanto proprio qualche ora prima si erano aggiunti nuovi particolari – confermati anche questi da autorevoli fonti istituzionali (del Mibac, ma non solo) – circa le trattative in corso fra Ferrara e Zeffirelli.
Sarebbero già due gli incontri fra i due registi: il primo a Firenze, il secondo a Roma.
Sir Zeffirelli (è l’unico italiano a poter vantare il prestigioso titolo inglese) dovrebbe ripresentare, e sempre al Teatro Caio Melisso, una delle opere firmate quando, giovane regista, partecipò alle prime edizioni del Festival di Gian Carlo Menotti. Il genio di Firenze, infatti, partecipò alla prima edizione – quella del 1958, quella per intenderci del Macbeth di Luchino Visconti (che di Ferrara e Zeffirelli è stato maestro) – lavorando alla regia di due opere: “Il giuoco del Barone” di Valentino Bucchi e “Lo frate ‘nnamorato”, opera buffa in dialetto napoletano di Giambattista Pergolesi. L’anno successivo, l’allora 35enne Zeffirelli, tornò ancora a Spoleto curando la regia de “La scuola di guida” (operina buffa di Mario Soldati e Nino Rota) e “Le finestre” di Dino Buzzati. Una di queste potrebbe quindi esser riproposta al pubblico del Festival n. 53. Intanto Ferrara ha ridimensionato anche la notizia, rilanciata da alcuni organi d’informazione ufficiale di Cuba, che la prossima manifestazione sarà dedicata allo Stato de l’Havana: “il Festival dedicherà a Cuba un paio di giornate all’interno di un ben più articolato cartellone” si legge nella nota stampa diffusa nel pomeriggio.
(Carlo Ceraso)
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