FESTA PD: SALVA EMERGENZA-URGENZA OSPEDALE DI SPOLETO, CALANO LISTE ATTESA (FOTO - Guarda chi c'era) - Tuttoggi.info

FESTA PD: SALVA EMERGENZA-URGENZA OSPEDALE DI SPOLETO, CALANO LISTE ATTESA (FOTO – Guarda chi c'era)

Redazione

FESTA PD: SALVA EMERGENZA-URGENZA OSPEDALE DI SPOLETO, CALANO LISTE ATTESA (FOTO – Guarda chi c'era)

Sab, 06/09/2008 - 18:00

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Chissà cosa direbbero i consiglieri comunali di An, alcuni dei quali (ma non tutti) nei giorni scorsi avevano invitato una lettera al direttore generale dell'Asl 3 – invitandola a non partecipare al dibattito politico sulla sanità promosso dal Partito democratico di Spoleto -, se sapessero che la stessa Gigliola Rosignoli ieri non solo ha preso parte al convegno, ma è stata perfino “pizzicata” a ballare il liscio sia con l'ex capogruppo diessino Amedeo Marcelli che con il consigliere regionale del piddì Giancarlo Cintioli. La serata danzante è stata infatti la degna conclusione di un dibattito velato da diverse polemiche sull'importante tema del piano sanitario regionale e quindi sul futuro stesso del S. Matteo degli Infermi. Un convegno promosso nell'ambito della Festa del Pd ai prati di Pontebari che ha calamitato l'attenzione di numerose persone, molte delle quali non appartenenti al primo partito cittadino.

Tra il pubblico infatti c'era il presidente dell'Ascom Leonello Spitella così come una piccola rappresentanza dell'Udc (guidata dal capogruppo Pina Silvestri) ed anche il portavoce del City Forum Sergio Grifoni (raggiunto poi da un altro attivo membro del comitato di associazioni, Piero Meduri della “G. Parenzi) che appena pochi giorni fa aveva lanciato l'allarme sulla mancanza di garanzie per l'ospedale di Spoleto all'interno del Piano sanitario regionale.

E durante il dibattito non poteva quindi mancare una stoccata del coordinatore del Pd di Spoleto Dante Andrea Rossi proprio nei confronti del C.F., che ha ricordato come la bozza del Psr sia stata scritta dallo spoletino Paolo Di Loreto, braccio destro dell'assessore regionale Maurizio Rosi. Come quindi dubitare di particolare attenzione per il S. Matteo degli Infermi? La polemica più forte è stata però quella rivolta al Pdl ed in particolare ad alcuni consiglieri comunali di An. Una polemica “frivola” quella dei “giovani ragazzi di An” ha detto Rossi, che ha ricordato come non si discute solo nelle sedi istituzionali e che su alcuni temi è giusto confrontarsi anche politicamente. Quanto successo nel resto d'Italia docet (pure nella vicina Foligno dove c'è stato un dibattito analogo e senza polemiche) . Così come l'atteggiamento più aperto dell'Udc. Non è stata risparmiata nemmeno la senatrice del Pdl Urbani, che si era associata all'invito rivolto da An alla Rosignoli, “ma che tace sui tagli alla sanità che riguardano il nostro territorio”.

Sulla stessa linea il consigliere regionale Cintioli, che non le ha mandate a dire nemmeno all'ex sindaco di Norcia Nicola Alemanno che ieri, attraverso un'intervista a La Nazione, parlava di Spoleto come declassata a “periferia di servizi”. “Parla proprio lui – ha detto Cintioli – che non è riuscito a concludere il proprio mandato e che è l'esempio delle politiche isolazioniste del centrodestra”.

Al di là delle polemiche, locali e nazionali – per via del taglio di 100 milioni di euro alla sanità umbra operato dal governo Berlusconi – la situazione per Spoleto sembra non cambiare di molto con il nuovo piano sanitario regionale. A sviscerare la bozza del Psr è stato il coordinatore del forum tematico del Pd Marco Trippetti, che ha espresso apprezzamento per le linee strategiche, che puntano prima di tutto alla prevenzione, per l'assistenza territoriale per le patologie croniche, le dipendenze, i disabili e gli anziani non autosufficienti, ma anche per l'ospedale di comunità già in essere a Spoleto, che ha lo scopo di ospitare i pazienti durante fasi particolari di malattie croniche. “Il psr lascia inalterato – ha evidenziato Trippetti – l'assetto dell'emergenza-urgenza di primo livello, vale a dire i Dea di Gubbio, Foligno, Spoleto, Città di Castello e Orvieto”. E che il S. Matteo non è affatto a rischio lo ha ribadito la Rosignoli. “Il piano sanitario – ha detto il direttore generale dell'Asl – non stravolge, ma mette in evidenza le particolarità del territorio. Non è quindi messa in discussione la rete dell'emergenza, ma è vista una serie di risorse spostate dall'ospedale al territorio”.

Ribadita l'importanza di lavorare in maniera integrata con le altre strutture della regione e soprattutto la necessità di autoalimentarsi del nosocomio, per poter sopperire ai tagli del governo. “Spoleto è centro di riferimento regionale per la robotica e per la radioterapia. Abbiamo inserito la chirurgia plastica – ha aggiunto la Rosignoli – perché permette più fatturato. Ci sono state nuove assunzioni di medici, anestesisti, infermieri, ma incrementi anche in tecnologia, oltre ad aver rinnovato l'intera struttura. Siamo riusciti ad abbassare le liste d'attesa, anche se la situazione va migliorata e per questo chiedo ai cittadini di segnalare quello che non va: non possiamo permetterci inefficenze”.

Insomma tutto chiaro sul futuro dell'ospedale, come ha dimostrato anche la mancanza di dibattito dopo la conferenza. Anche Grifoni ha preferito rimanere in silenzio. Con buona pace di Rosi.

La cena poi è stata un vero e proprio successo: più di 300 coperti. Grazie all'operosità di alcuni esponenti di partito e volontari, come Amedeo Marcelli, super scatenato nell'organizzazione e che per tutto il pomeriggio e la sera non ha fatto altro che schizzare da una parte all'altra. del Villaggio Pd. Ci mancava solo che servisse ai tavoli, come ha fatto il sindaco Cofferati.

Una pausa se l'è presa solo quando ha invitato la d.g. della Asl3 a danzare dimostrando di esser ancor in forma (a dispetto dei maligni). Certo la Rosignoli era…una spanna sopra.

(Sa.Fra. e Ca.Cer.)

modificato alle 20.27


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