Giunge alla settimana conclusiva la festa dei Comunisti di Spoleto, con l'atteso dibattito di questa sera su i ” Comunisti”. In una nota la Costituente Comunista di Spoleto racconta il percorso politico fatto sino ad ora , non risparmiando qualche considerazione risentita su alcune formazioni che si sentono già eredi della tradizione.
Ecco la nota:”La magmatica situazione in cui è precipitata negli ultimi mesi la sinistra tutta che si definisce comunista, ha bisogno certamente di una discussione vera. Noi della Costituente Comunista questa esigenza l'abbiamo messa al primo posto. E' per questo in primo luogo che proponiamo questo dibattito di stasera, forse l'unico, comunque uno dei pochi in Italia, in questa estate in cui si tenta questo confronto. Ci saranno tutti, o quasi,. nel senso che non ci sono solo coloro che pensano di essere già il Partito dei Comunisti, posizioni identitarie che non chiedono confronto ma affermano certezze. Tra coloro invece che dichiarano disponibilità al confronto non mancherà nessuno, dalle formazioni storiche di PdCI e Rifondazione, dalla Rete dei Comunisti a Sinistra Critica, alle varie Costituenti Comuniste territoriali sorte un po' in tutta Italia. Organizziamo e andiamo a questo dibattito con una posizione precisa che definisce i margini della “carretera”, della necessaria strada da percorrere. L'uno, quello dell'unità di tutte le forze comuniste, condizione primaria e imprescindibile per avere oggi una dimensione politica credibile per affrontare l'attuale fase politica, l'altro è quello dell'autonomia politica piena dalla borghesia e dai suoi rappresentanti politici, un nodo ineludibile che restituisce senso e progetto al soggetto politico comunista. Le esperienze governiste di questi anni che hanno rappresentato alleanze chiaramente subalterne agli interessi della borghesia hanmno portato alla catastrofe di primavera. Non sarebbe potuto essere diversamente, visto che lavoratori e popolo hanno giudicato che i partiti che dichiarano di voler cambiare il mondo e vanno al governo, non cambiano nulla e però siedono comodamente sugli scranni imbottiti del potere, non servono a niente. Serve invece un Partito Comunista che sappia coniugare secondo tradizione ma con lo spirito nuovo del 21° secolo le lotte quotidiane per la sopravvivenza e contro lo sfruttamento alla prospettiva di trasformare, rivoluzionare, in senso socialista, la società capitalista, superando gli errori del passato e costruendo la società collettiva del futuro.
Ieri il dibattito su Brushwood è stato uno dei momenti più alti e partecipati della Festa dei Comunisti di quest'anno. Coinvolgente poi è stato il documentario sui nove mesi che hanno caratterizzato la vicenda, un lavoro ancora im cantiere, la cui fine accompagnerà il destino di Michele e di tutti i giovani spoletini arrestati con l'operazione Brushwood. Spettacolo di folla, di giovani pio al concerto finale. In moltiossimi hanno coperto il piccolo spazio della Festa accalcandosi intorno al palco dove con grande successo e grande bravura hanno suonato i gruppi musicali Myesis e Megaduck.”
Ed ecco il programma della giornata di oggi:
sabato, 26 luglio 2008ore 19.00 – Assemblea dibattito” I Comunisti”
Dibattito aperto con- Germano Monti, Movimento per la Costituente Comunista- Marco Rizzo, europarlamentare PdCI- Sergio Cararo, Rete dei Comunisti- Nando Simeone, Sinistra Critica- Sergio Cararo, Rete dei Comunisti- Marco Verruggio, Rifondazione Comunista- Cantiere per la Costituente Comunista, Napoli- Assise di Bagnoli- Costituente Comunista, Molise- Marco Riformetti, Laboratorio Marxistaore
21.30 – Musicaconcerto con i gruppi: Therapy – Lostin Oblivion
