Sono al lavoro i dirigenti del piddì spoletino per la festa del Partito che si terrà dal 4 al 13 settembre prossimo. Qualche differenza con il passato c’è. A cominciare dal luogo dove si svolgerà la kermesse del primo partito cittadino: dimenticata Villa Redenta, i quadri quest’anno hanno deciso di abbandonare anche i prati di Pontebari preferendo il più moderno e funzionale Centro Civico San Nicolò.
Anche il programma registra una sensibile variazione: al posto della classica, intensa settimana, stavolta tutto si concentrerà sui due week end consecutivi seguendo più una strategia commercial-popolare che politica.
Nessuna nostalgia invece per il nome da dare alla Festa: se un po’ in tutta Italia, da Bologna a Ponte Felcino di Perugia, resiste ancora la “Festa dell’Unità” – nel rispetto del ritornello “brand che vince non si cambia” – nella città del festival si preferisce guardare oltre. Sarà semplicemente “Festa Pd”. E buonanotte ai suonatori.
Non è ancora stato stabilito il calendario degli incontri politici che, inutile dirlo, dovranno metter in risalto le mozioni dei 3 aspiranti alla segreteria nazionale: quella dell’uscente Dario Franceschini (la scorsa settimana al Baio di Spoleto si è costituito il Comitato pro Franceschini), di Pierluigi Besani e di Ignazio Marino. A margine dei dibattiti non mancheranno le tradizionali lotterie e le tanto ricercate serate danzanti. A cena poi tutti al ristorante Sole Rosso che ha stabilito delle convenzioni ad hoc per la ‘6’ giorni del piddì.
Ma nella segreteria cittadina non si lavora solo in vista del congresso nazionale. Inutile dire che il count down per la successione alla poltrona del segretario Dante Andrea Rossi, da un paio di mesi neosindaco dopo le recenti amministrative. Lui di occupare le poltrone di controllore e controllato non vuol saperne più di tanto. Ed ha già messo in chiaro la disponibilità a dimettersi. Ma c’è da portar avanti il partito e non basterà attendere l’esito del congresso del 25 ottobre. I bene informati parlano che di una nuova segreteria se ne riparlerà solo alle… idi di marzo. Due al momento i pretendenti, secondo radio Foggy Bottom: Marco Trippetti e Andrea Orlandi. Due giovani a confronto, anche se su Orlandi pesa il fatto di aver già ‘amministrato’ i diesse cittadini.
Intanto resta da capire chi, fra i quadri del partito (ma anche fra i simpatizzanti), sarà inviato alla scuola del Pd. Nulla a che vedere con la scuola delle Frattocchie di comunista memoria. Si tratta di una serie di seminari ed incontri che si terranno dal 9 al 13 settembre a Cortona di Arezzo (100 € l’iscrizione, 50€ per gli under 26) dove prenderanno parte relatori quali Jean-Paul Fitoussi, Rigoberta Menchù, Jacques Delors, Loretta Napoleoni, Luciano Canfora e Alain Tourain.
Anche il Pdl si prepara ad incontrare i suoi quadri. Dal 10 al 12 settembre a Gubbio si terrà la 3 giorni di studi del partito del premier (Berlusconi chiuderà i lavori): costo d’iscrizione 200€, 160 per i giovani sotto i 26 anni. Il doppio del Pd. “Ma sono compresi 2 buoni pasto” fanno sapere dal Popolo delle Libertà.
(Ca.Cer.)
