I consiglieri comunali di opposizione di Gualdo Cattaneo, Giano dell’Umbria e Castel Ritaldi, visto il progetto di fusione avviato e portato avanti dalle amministrazioni comunali di Giano dell’Umbria e Gualdo Cattaneo, hanno sottoscritto una mozione congiunta da sottoporre ai rispettivi consigli comunali, al fine di incorporare anche Castel Ritaldi e Montefalco.
Premesso che – si legge nel documento – l’ipotesi di fusione tra comuni è un obiettivo del Legislatore nazionale volto ad eliminare i piccoli comuni, tanto che “le regioni possono modificare le circoscrizioni territoriali dei comuni sentite le popolazioni interessate, nelle forme previste dalla legge regionale. Salvo i casi di fusione tra più comuni, non possono essere istituiti nuovi comuni con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti o la cui costituzione comporti, come conseguenza, che altri comuni scendano sotto tale limite” e che “al fine di favorire la fusione dei comuni, oltre ai contributi della regione, lo Stato eroga, per i dieci anni decorrenti dalla fusione stessa, appositi contributi straordinari commisurati ad una quota dei trasferimenti spettanti ai singoli comuni che si fondono”; gli scriventi consiglieri comunali sono, a favore dell’idea così prospettata ma – sottolineano – se una fusione deve essere fatta, deve comportare un vantaggio vistoso, concreto e di lunga durata.
Ecco, perché – fanno notare nella mozione congiunta – oltre ai comuni di Giano dell’Umbria e Gualdo Cattaneo, il progetto deve obbligatoriamente inglobare anche Castel Ritaldi e Montefalco.
Se ciò avvenisse – rilevano – il Comune che si andrebbe a delineare, sarebbe uno dei primi per popolazione, estensione territoriale ed importanza dell’Umbria. Infatti, risulta Gualdo Cattaneo con 6.262 abitanti ed estensione territoriale pari a 96,63 chilometri quadrati; Montefalco di 5.710 abitanti ed estensione territoriale pari a 69,51 chilometri quadrati; Giano dell’Umbria con 3.819 abitanti ed estensione territoriale pari a 44,48 chilometri quadrati e Castel Ritaldi 3.299 abitanti ed estensione territoriale pari a 22,44 chilometri quadrati.
Il Comune nato da questa ipotesi di fusione- spiegano – avrebbe una popolazione di circa 19.090 abitanti ed una estensione territoriale di 233,06 chilometri quadrati. I dati definirebbero il nuovo Ente come il dodicesimo in ordine di popolazione ed ottavo in ordine di estensione territoriale.
Tale progetto comporta un cambio, tra l’altro anche la legge elettorale per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale.
STRATEGIA ISTITUZIONALE: maggiori contributi in conto capitale e spesa corrente da parte dello Stato e della Regione dell’Umbria per effetto delle normative vigenti in caso di fusione tra più comuni e conseguente risparmio di risorse al fine di migliorare i servizi esistenti o di crearne nuovi idonei a garantire alti livelli di qualità; maggiore potere negoziale sia nei rapporti con aziende fornitrici di servizi, sia con istituzioni pubbliche e privati per l’acquisizione di finanziamenti agevolati o a fondo perduto proposti dallo Stato o dall’Unione europea; nuova organizzazione del lavoro dovuta ad un maggior numero di personale dipendente che porterebbe ad una diminuzione dei tempi di svolgimento delle attività onde evitare il rischio di interruzione nell’erogazione dei servizi.
SVILUPPO ECONOMICO: particolare beneficio ne trarrebbe lo sviluppo economico dell’intero territorio, che vedrebbe una salutare integrazione fra turismo, beni culturali e storici, commercio, piccola e media industria e artigianato, attività finanziarie, agricoltura ed enogastronomia; oggi tutte potenzialità a se stanti dei singoli comuni, mentre, in un progetto unico, svilupperebbero un sensibile aumento delle potenzialità socio economiche occupazionali; determinerebbe una forte riduzione della burocrazia ed in particolare favorirebbe l’associazionismo fra le imprese, unico modo per agevolare le vendite dei prodotti e attrarre nuovi capitali per gli investimenti
SCUOLA: ristrutturazione ex novo del piano di edilizia scolastica; poli unici scolastici; creazione, ove possibile, di Istituti Superiori e corsi di formazione per i giovani al fine del loro inserimento nel settore turistico ed enogastronomico; creazione e/o potenziamento di servizi per l’infanzia (asili nido o affini) per garantire alla cittadinanza siti ove lasciare i bambini per una migliore integrazione agevolando l’attività lavorativa delle famiglie; progetti tendenti all’insegnamento delle arti, della musica, della recitazione e della formazione culturale al di fuori dell’orario scolastico, sfruttando le professionalità presenti sul territorio.
SICUREZZA: uscita definitiva dall’Unione dei Comuni “Terre dell’Olio e del Sagrantino” e di conseguenza dal Corpo unico di Polizia Municipale per garantire un maggiore controllo del territorio; potenziamento e nuove sinergie di organizzazione delle stazioni dei Carabinieri per una maggiore sicurezza dei cittadini.
VIABILITA’: rafforzamento della viabilità comunale, provinciale e statale che garantisca collegamenti più agevoli.
SOCIALE: assistenza agli anziani utilizzando edifici comunali in disuso, creando spazi per eventuali ricoveri ed assistenza nei luoghi di residenza; assistenza alle famiglie con componenti portatori di handicap con sedi centralizzate gestite da cooperative esistenti sul territorio.
TURISMO: sinergia tra pubblico e privato per iniziative che possano favorire eventi e manifestazioni varie; miglioramento dei servizi pubblici e dell’arredo urbano al fine di ottenere un maggior afflusso di turisti, ad oggi, poco incentivati a visitare i nostri territori, canalizzando l’afflusso del Comune di Montefalco , incrementando l’offerta turistica esistente, con percorsi e visite guidate fra borghi e castelli dei quattro comuni, creando sentieri attrezzati per escursioni a piedi sfruttando anche il paesaggio collinare e montano che è una peculiarità dei nostri territori. Ulteriore nota , da porre al centro dell’attenzione, sono i nostri prodotti tipici d’eccellenza, l’olio ed il vino e di conseguenza, i nostri mulini e le nostre cantine.
SPORT: nuova impiantistica sportiva comprensoriale: la realizzazione di una palestra multi uso, una piscina coperta (in modo da incentivare l’attività sportiva per tutto l’anno), un bocciodromo e campi sintetici che, utilizzati dalle scuole, permettano di indirizzare i giovani alle varie discipline sportive.
Tutto ciò premesso – conclude la mozione – si chiede ai sindaci e ai rispettivi consigli comunali di Giano dell’Umbria, Castel Ritaldi , Gualdo Cattaneo e Montefalco di portare in discussione la presente mozione al fine di avviare lo studio di un progetto di fusione tra i comuni ora richiamati.
Si invita la Regione a valutare positivamente questa nuova ipotesi di fusione aprendo un confronto con i rappresentanti dei comuni interessati:
per il Comune di Gualdo Cattaneo = Antonini Michele; Massimi Serena; Profidia Daniele
per il Comune di Giano dell’Umbria = Moscatini Anna Clelia; Barbarito Jacopo
per il Comune di Castel Ritaldi = Cimarelli Daniele; Scarponi Fabio; Celesti Leonello