Nessuna novità sostanziale per la ex Pozzi di Spoleto ed i suoi dipendenti. Ma mentre le bocche rimangono cucite sugli sviluppi in merito ad eventuali acquirenti interessati, l’unica aggiornamento che trapela è il lavoro che si sta effettuando affinché arrivi la proroga della cassa integrazione straordinaria per la Isotta Fraschini. Cigs che è scaduta a fine ottobre per il ramo alluminio dello stabilimento di Santo Chiodo, al contrario di quella per i lavoratori Ims, per cui gli ammortizzatori sociali sono previsti fino a inizio marzo 2018.
Sindacati e commissari dell’azienda stanno lavorando da settimane per unificare la cassa integrazione di modo che le procedure possano andare di pari passo per entrambi i rami dello stabilimento spoletino. L’altro obiettivo rimane ovviamente quello di un acquirente disposto ad acquisire la ex Pozzi ed evitare così un possibile fallimento.
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Sul fronte giudiziario, intanto, sembra vicino ad una definizione il procedimento penale davanti al Tribunale di Varese che riguarda l’ex patron del Gruppo Casti (di cui facevano parte Ims e Isotta Fraschini), Gianfranco Castiglioni, finito agli arresti nel 2014 per una presunta evasione fiscale da 1,2 milioni di euro.
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Dopo la chiusura delle indagini di un anno fa, con 12 persone indagate, l’imprenditore varesino è finito davanti al giudice per l’udienza preliminare. Il suo difensore starebbe valutando l’ipotesi di un patteggiamento ed è per stabilire i dettagli (in particolare il risarcimento dovuto all’Erario), stando a quanto riportato dal quotidiano La Provincia di Varese, che l’udienza di fine ottobre sarebbe stata rinviata. Si tornerà in aula l’11 dicembre, data in cui dovrebbe arrivare una decisione in merito.