“La situazione preoccupante in cui versavano le coperture del complesso dell’ex Caserma Minervio imponeva un intervento di ripristino di assoluta urgenza. Per questo il contributo che la Regione ci ha accordato è un passo importante per fermare lo stato di degrado dei monumenti”: queste le parole del Sindaco di Spoleto Fabrizio Cardarelli appresa la notizia che la Giunta regionale ha deliberato nei giorni scorsi di attribuire un finanziamento di 2 milioni di euro per assicurare una serie di interventi all’interno dell’ex Caserma Minervio, un vasto ed esteso complesso che comprende due monasteri e un anfiteatro romano.
Il Comune aveva richiesto alla Regione un finanziamento per realizzare un intervento generale di ripristino delle coperture e di alcune opere infrastrutturali e così sanare una situazione di fatiscenza conseguente agli eventi sismici del ’97. Grazie ai finanziamenti ottenuti in passato è stato possibile recuperare la Chiesa dei SS. Stefano e Tommaso, la ristrutturazione di alcuni locali a ridosso dell’anfiteatro, la riscoperta del percorso di pomerio delle mura urbiche medioevali adiacenti, nonché l’eliminazione di numerose superfetazioni.
“Si tratta di un ulteriore tassello verso la salvaguardia di questa importante area – ha spiegato il Sindaco – e grazie al sostegno della Regione e alla sensibilità dimostrata dalla Presidente Catiuscia Marini possiamo avviare un intervento che era necessario ed improrogabile. Dato lo stato preoccupante in cui si trovavano le coperture degli edifici era urgente avviare quanto prima un’operazione di ripristino per arrestare il processo di degrado di questo patrimonio di pregio. Se non avessimo trovato coperture finanziarie in tempi brevi la situazione sarebbe peggiorata al tal punto da rendere estremamente difficile qualsiasi futuro tentativo di recupero di uno dei complessi architettonici più preziosi del centro storico, una significativa parte della città del centro storico, ricca di significative emergenze artistiche e alla ricchezza delle stratificazioni storiche.”