Escursionisti dispersi sui Monti Sibillini e turisti soccorsi alla Cascata delle Marmore - Tuttoggi.info

Escursionisti dispersi sui Monti Sibillini e turisti soccorsi alla Cascata delle Marmore

Redazione

Escursionisti dispersi sui Monti Sibillini e turisti soccorsi alla Cascata delle Marmore

Gio, 22/08/2013 - 08:06

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Giornata impegnativa quella di ieri per i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico dell'Umbria chiamati ad operare su tre interventi consecutivi.

Nel pomeriggio il Soccorso Alpino è stato allertato per ben due volte dal 118 di Terni per soccorrere prima una donna francese e poi un giovane napoletano, entrambi in visita alla Cascata delle Marmore.

Tutti e due gli escursionisti stavano percorrendo il percorso numero uno, itinerario storico della Cascata, la cui realizzazione risale alla seconda metà del '700, collegamento tra il Belvedere inferiore e quello superiore.

Si tratta del sentiero più frequentato dai visitatori della Cascata, attratti soprattutto dai suoi aspetti naturalistici, nonostante sia il più difficile dei cinque percorsi, poichè a causa del fondo naturale richiede l'utilizzo di calzature adeguate.

E proprio a causa del terreno difficile i due escursionisti hanno riportato la sospetta frattura della caviglia, che ha reso per entrambi impossibile sia la prosecuzione del percorso che il ritorno al punto di partenza.

Pronto l'intervento dei tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico dell'Umbria, impegnati nel presidio per la sicurezza dei sentieri del Parco della Cascata delle Marmore proprio al Belvedere inferiore.

Entrambi i turisti, dopo l'applicazione di stecco-bende per l'immobilizzazione della caviglia, sono stati trasportati dai tecnici del Soccorso Alpino e dal personale del 118 sino all'area parcheggio, dove due ambulanze del 118 hanno trasportato i due feriti all'Ospedale di Terni per gli opportuni accertamenti.

Alle ore 21, due squadre di tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico dell'Umbria partivano da Terni e da Spoleto alla volta dei Monti Sibillini, per ricercare due escursionisti liguri, G.D. e M.M., entrambi cinquantacinquenni.

I due erano partiti dal rifugio di Campi, in Località Campi Alto, con l'obiettivo di percorrere la cresta del Monte Patino sino al Rifugio Perugia, lungo il Grande Anello dei Sibillini. Sorpresi dal sopraggiungere inatteso di una pioggia battente e di una fitta nebbia, sprovvisti della necessaria attrezzatura, avevano perso l'orientamento.

Dopo aver allertato telefonicamente i soccorsi, i due escursionisti
sono rimasti in contatto telefonico con le squadre del Corpo Forestale dello Stato e del Soccorso Alpino e Speleologico dell'Umbria per il tempo necessario a descrivere sommariamente la zona nella quale si trovavano, prima che la batteria del telefono cellulare si scaricasse.

Grazie alle indicazioni fornite dai due dispersi, i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico e del Corpo Forestale, ben conoscendo la geografia di quei luoghi, hanno circoscritto un'area ristretta di ricerca ed organizzato due squadre di soccorritori, grazie anche alla partecipazione di uomini del Corpo Forestale dello Stato e di una guida escursionistica del luogo.

Al contempo una squadra di volontari dei Vigili del Fuoco autonomamente stava perlustrando tutt'altra zona dei Monti Sibillini.

La coppia è stata ritrovata congiuntamente da uomini del Corpo Forestale e del Soccorso Alpino e Speleologico dell'Umbria nei pressi di Forca di Giuda, a metà strada tra i due rifugi sopra citati.

Entrambi spossati dal freddo e dalla fatica, la donna in evidente stato di ipotermia, l'uomo in preda a crampi. Sono stati trasportati lungo il sentiero sino all'ambulanza del 118 che li ha condotti all'ospedale.

I due escursionisti erano in possesso di un telefono cellulare di ultima generazione e solo la mancanza di batteria ha reso impossibile l'utilizzo di GeoResQ, il servizio di geolocalizzazione e di inoltro delle richieste di soccorso dedicato a tutti i frequentatori della montagna ed agli amanti degli sport all'area aperta, servizio promosso da Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e dal Club Alpino Italiano (CAI).

Tale sistema, se installato su telefono cellulare, consente di determinare la propria posizione geografica e di effettuare il tracciamento in tempo reale delle proprie escursioni, garantendo il pronto intervento dei soccorsi in caso di bisogno.

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